Sua Maestà il Monte Bianco. E’ stato proprio questo il mio primo pensiero quando all’improvviso mi sono trovata davanti la vetta più alta delle Alpi, il Monte Bianco (4.810 m), durante l’ultima escursione in mountain bike fatta in compagnia di Franco e degli amici Roberto e Luigi.
Sabato scorso partiamo in auto alla volta della Valle d’Aosta. Destinazione Pré-Saint-Didier (1.004 m s.l.m.). Da questa località termale che si trova a pochi chilometri da Courmayeur parte la nostra escursione in mountain bike, che ci porterà sul Col des Chavannes a 2.600 m circa di altitudine, magnifico belvedere da cui ammirare le vette del Monte Bianco che si affacciano sulla Val Veny.
Da Pré-Saint-Didier, dove lasciamo l’auto, raggiungiamo e superiamo La Thuile (1.441 m s.l.m.) tramite la strada statale 26 (statale del Piccolo San Bernardo), che abbandoniamo dopo circa 10 km dalla partenza quando imbocchiamo sulla destra la strada che in salita porta al Col des Chavannes (segnavia AV2 – 11). I primi 4/5 chilometri su asfalto sono piuttosto impegnativi. Successivamente la strada diventa sterrata e si inoltra nel vallone di Chavannes. A questo punto ci aspettano altri 10 km che in linea retta e in costante salita ci porteranno a destinazione, pendenza media 8%. Col passare dei chilometri la fatica, che comincia a farsi sentire, è mitigata dalla bellissima vista che si apre sempre più verso l’Aiguille de Trèlatete a Nord-Ovest e il Rutor col suo ghiacciaio verso sud-est.
Del Monte Bianco invece ancora nessuna traccia, eppure sappiamo che è vicinissimo. Ed è proprio questa la cosa sorprendente. Il grande massiccio si mostra a noi solo alla fine, dopo 25 km di salita. Appare così, all’ improvviso in tutta la sua magnificenza. Impossibile non sentirsi piccoli di fronte a tale grandezza.
Il panorama dal colle è davvero mozzafiato. Un vero e proprio balcone naturale sul Monte Bianco, l’Aiguille Noire de Peuterey, sulle guglie delle Dames Anglaises, l’Aiguilles des Glaciers e sui ghiacciai della Brenva e del Miage.
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne. (Immanuel Kant)
Oltre alla vista sul Monte Bianco e su tutte le vette del versante nord-est, la vista spazia anche sulla sottostante Val Veny. Splendida valle a sud di Courmayeur modellata in particolare dai ghiacciai del Miage e della Brenva e dal suo fiume la Dora di Veny che si congiunge nei pressi di Dolonne con la Dora di Ferret a formare la Dora Baltea. (www.valveny.it)
Dopo le foto di rito al massiccio del Monte Bianco dal Col des Chavannes ci riposiamo prima di ripartire, mangiando quello che è rimasto delle nostre scorte. Nonostante il sole c’è vento e fa freddino: fortuna che ho portato la maglia con manica lunga e la solita mantellina anti-vento!
Per il ritorno il nostro giro prevede di scendere in Val Veny seguendo sempre l’Alta Via 2. Per circa un chilometro procediamo con bici a mano. Il sentiero esposto, che scende tramite un susseguirsi di tornanti stretti, diventa percorribile in bicicletta solo nella parte finale.
Giunti in valle decidiamo di raggiungere il Rifugio Elisabetta tramite breve salita. Il rifugio Elisabetta Soldini Montanaro è un rifugio situato nel comune di Courmayeur, in fondo alla Val Veny, nelle Alpi Graie, a 2.195 m s.l.m…punto d’appoggio del famosissimo Tour de Mont Blanc e tappa dell’alta via n°2… (www.rifugioelisabetta.com)
La sosta al rifugio è occasione per godere ancora della bellissima vista sul Monte Bianco e i suoi ghiacciai, che da questa posizione sembrano vicinissimi.
Alla fine della Val Veny prendiamo quindi la statale in direzione Aosta che passando da Courmayeur ci riporta agevolemente a Pré-San-Didier.
Ecco compiuto un bellissimo giro ad anello di 49 km e 1.585 m di dislivello positivo. (Dati e mappa dall’applicazione Strava)
Il Monte Bianco mi ha proprio colpita! A distanza di giorni non riesco ancora a togliermelo dalla testa 🙂
Link utili
Descrizione dettagliata del percorso da Pré-Saint-Didier al Col des Chavannes:
http://www.massimoperlabici.eu/Sito%20Max%20v1.0/No-Asfal/pneuro/chavannes.htm
Sito ufficiale del turismo in Val D’Aosta:
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