La Dorsale Lariana in mtb è tra le esperienze più belle che un appassionato biker possa fare. Basta una mountain bike, il giusto allenamento ed eccoci con un percorso che sicuramente regala emozioni.
L’itinerario si snoda lungo i monti compresi tra i due rami del lago di Como, sezioni di Prealpi Lombarde, in quella parte di territorio di cui parlo spesso, mia palestra naturale: il triangolo lariano. Si tratta del Sentiero 1 (sentiero della Dorsale Lariana), percorso escursionistico che parte da Brunate e arriva a Bellagio.
Volendo si può partire da Como, si sale a Brunate fino al Monte Boletto e si procede quindi in cresta fino alla località Terrabiotta, ai piedi del Monte San Primo. Da questo punto, che è il più alto e anche tra i più panoramici dell’itinerario, si scende infine a Bellagio, dove termina il nostro percorso. Il ritorno a Como può avvenire pedalando sulla strada provinciale che costeggia il lago o in alternativa si può prendere il traghetto. In questo caso però è meglio prima informarsi su orari e possibilità di imbarcarsi con le biciclette.
A fine articolo trovi la traccia della Dorsale Lariana in mtb da Brunate a Bellagio.
Da Como al Monte Boletto, tutta salita

Partendo da Como i primi chilometri sono su strada asfaltata, passando da Civiglio e poi Brunate fino al faro di Volta. Salendo si possono da subito apprezzare degli squarci panoramici, su Como e sull’arco alpino tra cui svetta maestoso il Monte Bianco. A Brunate le pendenze si fanno decisamente più aspre. Superato il faro di Volta, in località capanna CAO, inizia la strada sterrata, detta “strada delle baite”. Proprio da qui ha inizio il Sentiero 1, cioè il sentiero della Dorsale Lariana, percorso escursionistico che parte da Brunate e arriva a Bellagio. Ci troviamo sul versante est e la vista spazia sulla pianura: nelle giornate limpide si scorge chiaramente lo skyline di Milano. In sequenza si superano alcuni rifugi, “baite”: Baita Carla (997 m), Baita Bondella (1.075 m) e Ristoro del Boletto Fabrizio (1.180 m). Superato l’ultimo ristoro alla fine di un breve strappo molto impegnativo, possiamo decidere se tenere la destra e così girare intorno al monte Boletto (come nella traccia che torvi alla fine dell’articolo) oppure proseguire dritto, sul versante ovest. In entrambi i casi si arriva in località S. Pietro. Il percorso fino al Monte Boletto è molto soleggiato, per questo è piacevole anche in autunno o sul finire dell’inverno.
Il sentiero dei Faggi, suggestivo soprattutto in autunno

Il sentiero dei Faggi è un single-track di circa 3/4 chilometri ed è così chiamato perché si sviluppa all’interno di un bosco di faggi. È molto suggestivo in autunno, quando il colore delle foglie crea una luce particolare, molto calda. È tutto pedalabile, ma in qualche punto richiede particolare attenzione, perché è stretto, parzialmente esposto e si trova sul versante nord del Monte Bolettone: nei mesi più freddi è facile trovare neve e ghiaccio. Si sviluppa ad una altitudine costante con qualche saliscendi. In particolare arrivando da Brunate nella prima parte tende a scendere per poi salire di nuovo fino alla bocchetta di Lemna (1.115 m).
Il monte Palanzone e il rifugio Riella, sosta classica sulla Dorsale Lariana in mtb

Arrivati alla bocchetta di Lemna svoltiamo a sinistra. La Dorsale prosegue ora per il monte Palanzone e il Rifugio Riella (1.275 m). L’ampia carrareccia a questo punto non presenta particolari difficoltà tecniche, se non fosse per alcuni strappi molto impegnativi, seppur brevi. Appena prima di arrivare al rifugio, la vista sul lago sottostante e sulle montagne in lontananza si manifesta in tutta la sua bellezza. E’ sempre una soddisfazione arrivare al Rifugio Riella in bicicletta! Sia per l’impegno necessario, sia per il bellissimo panorama. Situato sul versante nord del Monte Palanzone il rifugio è aperto tutto l’anno e frequentato da molti escursionisti nel fine settimana. Per i biker che percorrono la dorsale è un punto di sosta strategico anche per l’approvvigionamento di acqua. Appena oltrepassato il rifugio troviamo infatti una fontana dove riempiere la borraccia o sacca idrica.
Colma di Sormano e Terrabiotta, il punto più alto della Dorsale Lariana in mtb

Lasciando il rifugio alle spalle procediamo quindi verso la Colma di Sormano. Rimaniamo per un lungo tratto in quota tra continui saliscendi passando da Cippo Marelli (1.293 m), piccolo pianoro dove in estate è frequente trovare il bestiame al pascolo, e a seguire Bocchetta di Caglio (1.124 m), dove ancora una volta è possibile ammirare il paesaggio verso la pianura e le montagne lecchesi. Dopo un tratto in salita, inizia quindi la discesa fino alla Colma di Sormano, uno dei luoghi iconici per gli appassionati di ciclismo nella zona, punto di arrivo anche del Muro di Sormano, salita storica tra le protagoniste del Giro di Lombardia.
La Colma, nel triangolo lariano una meta di numerosi ciclisti
La Colma di Sormano, dopo le Baite e il rifugio Riella, è un altro punto ristoro sulla Dorsale Lariana. Lasciato il ristorante. e l’osservatorio astronomico alle spalle, procediamo su larga mulattiera fino all’Alpe Spessola (1.237 m). Da qui la salita si fa più impegnativa fino alla Bocchetta di Terrabiotta (1.436 m): il punto più alto della Dorsale Lariana. Dalla Bocchetta di Terrabiotta la vista sul lago, sul promontorio di Bellagio e le montagne circostanti è eccezionale. Un vero e proprio balcone panoramico che merita davvero la fatica fatta finora.
E poi giù fino a Bellagio! Si finisce in bellezza.

Che dire degli ultimi chilometri in discesa da Terrabiotta fino a Bellagio? Qualche tratto è un po’ impegnativo, è vero, soprattutto con una front, ma nell’insieme è piuttosto scorrevole. Superato il rifugio Martina (1.300 m s.l.m.), che ci lasciamo sulla sinistra, e dopo qualche chilometro nel bosco, accoci all’ultimo chilometro prima di arrivare a Bellagio: spettacolare la vista sul lago che si apre all’improvviso. L’effetto wow è garantito, per finire in bellezza questo percorso tanto impegnativo quanto bello.
CARATTERISTICHE TECNICHE E MAPPA PERCORSO DORSALE LARIANA IN MTB DA BRUNATE A BELLAGIO
- Punto di partenza: Brunate in prossimità della funicolare Como-Brunate. La funicolare consente il trasporto di biciclette con modalità da verificare sul sito di riferimento. Come ho scritto all’inizio, in alternativa si può partire da Como o Tavernerio (Co). Nel primo caso bisogna aggiungere alla traccia circa 6 km di salita e 500 metri di dislivello positivo.
- Difficoltà: alta, soprattutto per il dislivello. Per quanto riguarda le difficoltà tecniche, sono per lo più concentrate lungo il sentiero dei Faggi e qualche tratto in discesa verso Bellagio.
- Terreno: in asfalto il primo tratto da Brunate a Cao, dopodiché tutto sterrato su ampie mulattiere o carrarecce e single-track (sentiero dei Faggi).
- Bici consigliata: mtb
Max elevation: 1424 m
Total climbing: 1284 m
Total descent: -1751 m