E quando per una serie di motivi la bicicletta non c’è? Si cammina! Si fanno esperienze alternative. Come camminare fino al ghiacciaio del Morteratsch in Engadina, Svizzera.
Non ho mai nascosto la mia passione per tutto ciò che è vita all’aria aperta, movimento e natura. Preferibilmente in bici, ma se questo non è possibile non rinuncio, impegni permettendo, ad una bella gita fuori porta. Soprattutto se si tratta di camminare in montagna.
Voglio quindi raccontarvi l’ultima gita in giornata che io e Franco abbiamo fatto con amici.
A Bellano (Lc) lasciamo la macchina e prendiamo il treno che ci porterà fino a Tirano (So). Dopo circa un’ora e trenta di viaggio, a Tirano saliamo sul Trenino Rosso del Bernina.
Il Trenino Rosso del Bernina, patrimonio mondiale dell’UNESCO, è conosciuto come il treno più bello del mondo. Il treno che scala la montagna affrontando pendenze del 70 per mille, toccando il cielo fino a 2.253 metri di altezza, il punto più alto raggiunto da un treno in Europa.
La tratta è quella Tirano – Saint Moritz, che da più di cent’anni attraversa il gruppo montuoso del Bernina.
Saliamo dunque a Tirano (400 m s.l.m.) e scendiamo dal treno alla stazione di Morteratsch (1.896 m. s.l.m.), dopo un viaggio di circa due ore tra boschi, curve, gallerie fino agli splendidi ghiacciai eterni. Il bianco della neve è reso ancora più abbagliante dall’assenza di nuvole e da un sole splendido.
Proprio di fronte alla stazione ferroviaria parte il sentiero del ghiacciaio del Morteratsch, che in circa mezz’ora conduce ai piedi del terzo ghiacciaio più lungo delle Alpi Orientali.
Lungo il tragitto 16 pannelli ripercorrono la storia del ghiacciaio dal XIX secolo – periodo in cui sono iniziati i rilevamenti sistematici dei ghiacciai – e del suo graduale ritiro: negli ultimi 120 anni si è ritirato di ben 2 km. Guardando questo bel sentiero innevato, non posso fare a meno di pensare che sarebbe bellissimo percorrerlo in fat bike! #dafare 🙂 anche se le indicazioni per le biciclette suggeriscono in realtà altri sentieri che circondano la valle.
Avvicinarsi al ghiacciaio è semplicissimo, talmente semplice che mi viene spontaneo salirci sopra. La neve piuttosto compatta facilita il compito e dopo circa 300 metri di facile “scalata”, mi trovo proprio sopra al ghiacciaio. Non potrei andare oltre, non sono attrezzata e dopo qualche minuto in rispettosa contemplazione decido di tornare giù, mentre gli altri proseguono ancora un po’. Torno quindi da mio marito che reduce da una rottura della scapola ha preferito giustamente aspettarci ai piedi del ghiacciaio.
La giornata continua con pranzo al sacco e relax su una panchina ai piedi del ghiacciaio, camminata di ritorno e sosta con drink all’hotel ristorante Morteratsch, dove si ferma il Bernina Express. A seguire intraprendiamo il viaggio di ritorno con le stesse modalità dell’andata.
Siamo partiti da casa alle 6,30 del mattino e rientrati alle 19,30. Ecco dunque un’ottima gita fuori porta da fare in giornata e alla portata di tutti.
E se la prossima volta arrivassimo fino qui in bici?
Link utili
Il Morteratsch e la sua leggenda
2 commenti
In mtb ci sono stato (fantastico!), salvo sentirmi dire, qualche giorno dopo, che il tratto dalla stazione alla lingua del ghiacciaio è vietato alle bici.
Non ho verificato se sia vero o meno (il rischio di una salata contravvenzione in franchi sfizzeri va comunque tenuto in considerazione).
Il sospetto che quel sentiero sia vietato alle bici è venuto anche a me, infatti come ho scritto nell’articolo le indicazioni bike portavano verso altri sentieri. Comunque è una zona bellissima e non ho potuto fare a meno di immaginare dei fantastici giri in mountain bike.