E se l’obiettivo del tour questa volta fosse raggiungere un agriturismo immerso nella quiete del Monte Canto per una degustazione enogastronomica? Niente di strano. Non è infatti una novità che la bicicletta si sposi bene col cibo e l’enogastronomia. Pedalare per conoscere il territorio anche attraverso i suoi prodotti tipici.
E’ quello che abbiamo fatto domenica scorsa accompagnati dalla guida di mountain bike, nonché nostro amico Cristian Rigon. Siamo partiti dal lago di Garlate alla volta del Monte Canto (710 m. s.l.m.) in provincia di Bergamo.
Il monte Canto è un monte isolato, sito in Lombardia, in provincia di Bergamo. È un monte orfano, in quanto staccato dalla catena delle Prealpi bergamasche, dalla quale è separato dalla valle San Martino di cui fanno parte Pontida e Cisano….Il monte Canto è la meta ideale per passeggiate ed escursioni anche in bicicletta, con numerosi itinerari segnati, che partono da ognuno dei centri abitati che lo circondano (Fonte: Wikipedia).
Costeggiamo prima la ciclabile dell’Adda fino a Brivio (Lc), quindi svoltiamo per Pontida (Bg). Da qui partono i sentieri e le strade che conducono alla cima del monte.
Dopo circa 5 km di salita regolare su strada sterrata (sentiero CAI 891) arriviamo fino alla chiesetta di Santa Barbara (650 m. s.l.m.). Scendiamo quindi in direzione Sotto il Monte Giovanni XXIII e percorriamo il versante meridionale.
Dopo piacevoli saliscendi e una continua alternanza di tratti boschivi ed altri più esposti e panoramici raggiungiamo l’Agriturismo Cavril.
Questo agriturismo circondato dai vigneti si trova in una posizione molto panoramica. In lontananza scorgiamo anche i grattacieli e lo skyline di Milano. Osservare la città e l’agglomerato urbano della pianura da quassù rende ancora più impressionante la quiete di questo luogo.
Sarà per la sua posizione assolata con la valle del Po tutta in fronte, che se proprio non è tutta comunque è tanta, tantissima, fino agli appenini pavesi a sud, al monte Orfano a sud-est, ai grattacieli di Milano a sud- ovest e, tutto a ovest, il signor Monviso, il cui profilo si delinea nettissimo con la luce del tramonto alle sue spalle. Sarà perchè nelle giornate ventose e pulite di luce vivida, hai la sensazione che con la corrente giusta potresti prendere il volo. Sarà che quando siedi sulla panchina e tendi l’orecchio alla pianura la senti tutta indaffarata in inverno e in vacanza d’estate. Sarà questo o sarà altro, ma il Cavril è un luogo che ti lascia di stucco o che ‘ti allarga il cuore’ (www.sant-egidio.it)
Attraversiamo quindi la tenuta seguendo la bellissima strada in sassi che si snoda tra i vigneti e più sotto raggiungiamo la cantina dell’agriturismo: l’ Azienda Agricola Sant’Egidio.
Premetto che non sono un’esperta conoscitrice di vini, che solo in qualche occasione sorseggio un po’ di vino rosso, che preferisco il vino rosso al vino bianco.
Detto questo vi posso dire che abbiamo accompagnato il tagliere di affettati e formaggi con una bottiglia di Tessére, vino ottenuto da uve Merlot e prodotto solamente nelle annate favorevoli. Invecchiamento di 12 mesi in tonneaux da 300 lt di rovere francese e rovere americano.
Il relax e la convivialità dell’ambiente ci conquistano al punto che quasi dimentichiamo che siamo solo a metà del giro in programma.
Torniamo a Brivio passando da Sotto il Monte Giovanni XXIII – dove ci fermiamo per una visita alla casa natale del “papa buono” – , Carvico, Paderno d’Adda e Sartirana.
Grazie a Cristian, la nostra guida, evitiamo traffico e asfalto e raggiungiamo Brivio per lo più attraverso sentieri e strade sterrate che collegano gli abitati. Raggiunto di nuovo l’Adda rientriamo a Garlate passando dal lungofiume di Calolziocorte (Lc) sulla sinistra orografica del fiume.
Abbiamo percorso in totale circa 60 km e 800 m di dislivello positivo.
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