Il Tracciolino è tra i sentieri più affascinanti, da percorrere anche in mtb.
Si trova in Valchiavenna e si snoda per 10 chilometri lungo il tracciato della vecchia ferrovia a scartamento ridotto, costruita negli anni trenta del secolo scorso per collegare due dighe, quella in Val Codera con quella nella Valle dei Ratti. Il sentiero unisce appunto queste due valli e si mantiene ad una altitudine costante (920 m. circa). Perfetto per escursioni in bicicletta e a piedi.
Tutto il tracciato è molto spettacolare con splendida vista sul lago di Mezzola e la Val Chiavenna.
Partiamo in bicicletta da Colico e tramite il sentiero Valtellina prima e la ciclabile della Val Chiavenna poi raggiungiamo Verceia. In tutto sono circa 15 chilometri di ciclabili.
Da Verceia inizia la salita a tratti panoramica per la Valle dei Ratti da cui parte il sentiero del Tracciolino. Questa salita è lunga 6,5 chilometri. E’ una strada asfaltata con un ultimo tratto sterrato e un dislivello di circa 700 m.
Il sentiero del Tracciolino parte proprio alla fine di questa salita. A indicarne l’inizio alcune indicazioni e avvertenze per gli escursionisti.
Ai biker in particolare è chiesto di fare attenzione e dare la precedenza ai pedoni. Questo bellissimo sentiero infatti è molto frequentato anche dagli escursionisti a piedi. Noi stessi ne abbiamo incontrati diversi. Per tutti è indicato inoltre l’obbligo di dotarsi di una lampada per l’illuminazione all’interno delle gallerie.
Il sentiero del Tracciolino ricorda a tratti un sentiero avventura
Nei primi chilometri i binari della vecchia ferrovia accompagnano il sentiero fino alla galleria più lunga, che misura 370 m.
A quel punto il tracciato si fa sinuoso e costellato di piccole gallerie scavate nella roccia a strapiombo sulla scarpata. Sembra quasi un percorso avventura, di quelli che si trovano nei parchi divertimento.
La terza parte del sentiero è sempre esposta ma meno spettacolare.
I 10 chilometri sono tutti in sicurezza con dei cavi di acciaio che proteggono nei tratti esposti, ma non tolgono il senso di vertigine che si ha guardando il fondovalle sottostante.
Da una parte la roccia con le sue pareti verticali, dall’altra il vuoto, delle vere e proprie gole naturali che lasciano ben poco spazio all’immaginazione. E in mezzo il sentiero sufficientemente stretto da amplificare il senso di avventura che si prova nel percorrerlo.
Dopo 10 km si arriva alla fine istituzionale del sentiero. All’inizio della Val Codera purtroppo una frana ha interrotto il tracciato originario che era più lungo degli attuali 10 km.
Per giungere a Codera (850 m. s.l.m.) è necessario dunque percorrere un sentiero segnalato che scende alla località Cìi e passato un ponte in pietra risalire il versante opposto. Sentiero bellissimo ma non pedalabile. Circa 1,5 km faticosissimi con bici in spalla. E a questo punto la conferma: il portage per il momento non fa per me!
Codera è un suggestivo ed appartato borgo fuori dal tempo, dalle case di granito, abitato stabilmente da un pugno di valligiani, privo di accesso stradale e perciò raggiungibile soltanto a piedi.
Sarebbe bella una sosta, magari un pranzo all’ Osteria Alpina, ma la destinazione della nostra escursione è il rifugio Brasca (1.304 m. s.l.m.) in alta Val Codera. Per raggiungerlo ci toccano altri 5 km su una strada molto ampia ma sassosa. In qualche tratto le pendenze piuttosto elevate e il fondo sassoso rendono necessario mettere il piede a terra. Prima del rifugio però la valle si apre e la strada diventa quasi pianeggiante.
Arriviamo al Brasca dopo una quarantina di chilometri. Pranziamo con calma, il tempo che serve e poi ripartiamo.
Ripercorriamo la stessa strada dell’andata, non c’è alternativa. Fortunatamente è quasi tutta discesa, i 10 km del Tracciolino non fanno paura, peccato per quel chilometro e mezzo da fare a piedi con la bici in spalla!
Infine la crisi, almeno per me, arriva sulla ciclabile. 15 chilometri infiniti da fare uno dietro l’altro, testa bassa cercando di non pensarci.
78 chilometri percorsi in totale, 1480 m. di dislivello.
Curiosità: la Val Codera si raggiunge solo a piedi, in elicottero o in bici 🙂
AVVERTENZA: Prima di affrontare il Tracciolino in mtb consultare sempre la mappa ed accessibilità del percorso su valchiavennabike.it al seguente link