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Fiandre: un viaggio tra storia e ciclismo

da Paola Brazioli

Un viaggio nelle Fiandre, un sogno per chi è appassionato di ciclismo come me. Tra le cose da fare almeno una volta nella vita mi dicevo pensando ai muri, al pavé, al Giro delle Fiandre tante volte seguito in televisione ammirando le gesta dei campioni in quella che è considerata la classica più dura.

Grazie al supporto di Visit Flanders, sito ufficiale dell’ente del turismo Fiandre, con cui ho facilmente pianificato il viaggio, ho realizzato così un sogno.

Tre giorni nella mecca del ciclismo insieme a mio marito, in una regione dove la bicicletta è una religione, dove storia e ciclismo si fondono come fossero due facce della stessa medaglia.

Le Fiandre e il ciclismo

Ciò che unisce le Fiandre, regione del Belgio settentrionale, al ciclismo è un legame che affonda le sue radici nei primi anni del Novecento. Ancora oggi si disputano gare internazionali, vere e proprie pietre miliari della stagione ciclistica: la Gent-Wevelgem, la Freccia del Brabante e il celeberrimo Giro delle Fiandre (in fiammingo Ronde van Vlaanderen).

Proprio a questa classica monumento è dedicato il Centro Ronde Van Vlaanderen. Un centro museo che celebra la Ronde in tutti i suoi aspetti: la storia di questa corsa iniziata nel 1913 e arrivata quest’anno alla sua centoduesima edizione, i suoi protagonisti dal primo vincitore Paul Deman a quello dell’ultima edizione Niki Terpstra, il suo affascinante percorso caratterizzato dai muri e dal pavé (bergs and cobbles).

Il Centro Ronde Van Vlaanderen si trova a Oudenaarde, negli ultimi anni punto di arrivo del Giro delle Fiandre, ed è il luogo d’ incontro dei ciclisti che pedalano nella zona.

Oltre ad essere un interessante museo con aree tematiche e sensoriali, il Centro è anche bike café (Peloton Café), bike shop, e ottimo punto di partenza per i vari tour in bici. Offre infatti un servizio di noleggio oltre a spogliatoi e docce per il dopo allenamento.

E’ la prima tappa del nostro viaggio nelle Fiandre. Qui incontriamo Dries di Visit Flanders che ci accompagnerà nei due giri in programma e sempre qui noleggiamo le biciclette.

Arrivati a Oudenaarde da Bruxelles in treno abbiamo dunque visitato subito il Centro Ronde Van Vlaanderen e dopo un pranzo poco impegnativo presso il Peloton Café, siamo partiti per un tour di  65 km e 750 m. di dislivello sulle strade del Giro delle Fiandre. Al rientro abbiamo usufruito di docce, spogliatoi e del Peloton Café per un drink.

Bergs and Cobbles caratterizzano le Fiandre

Fiandre

Oude Kwaremont, Paterberg, Koppenberg, Mariaborrestraat, Taaienberg, Oude Kruisberg/Hotond e una new entry: Berg ten Houte. Un nuovo muro in pavé, ci ha detto Dries. Chissà se lo vedremo nella prossima edizione della Ronde?

Ecco l’elenco dei tratti in pavé che abbiamo affrontato. Nomi ben noti agli appassionati di ciclismo, tutti teatro ad alterne riprese di attacchi, crisi, cadute memorabili durante la corsa che li ha resi dei luoghi quasi religiosi, meta di pellegrinaggio.

Sono solo una parte dei 18 tratti in pavé affrontati dai professionisti nell’ultima edizione della Ronde che si è corsa il 1° aprile. Tratti non particolarmente lunghi (quelli più lunghi misurano circa 2.500 metri e sono il Kruisberg/Hotond e il Mariaborrestraat) ma durissimi per le pendenze e soprattutto per il pavé che qui chiamano dall’inglese cobblestones. Mai provato niente di simile! Niente a che fare col tipo di ciottolato che in Italia troviamo soprattutto nei centri storici. I ciottoli delle Fiandre così perfettamente conservati e allineati solo all’apparenza formano un fondo regolare e scorrevole. In realtà i sussulti e le vibrazioni sono tali che mi sento di dare questi semplici suggerimenti: avere un tipo di bici adeguato, procedere il più velocemente possibile e non ultimo essere dotati di un ottimo fondello 😉

Da percorrere anche la Ronde van Vlaanderen Straat sul cui asfalto sono scritti i nomi dei vincitori delle 102 edizioni, tra cui i 10 italiani che nella storia hanno vinto la Ronde. Primo tra tutti il grande Fiorenzo Magni, l’unico a vincere tre edizioni consecutive (1949, 1950, 1951) e per questo soprannominato il Leone delle Fiandre.

Al rientro da questo giro che mi ha positivamente impressionata anche per la tranquillità delle strade, lo scarsissimo traffico, gli scorci pittoreschi e fuori dal tempo della campagna fiamminga con le sue fattorie e i pascoli, approfittiamo del Peloton Café per il dovuto momento di relax post giro. Non bevo birra quindi non posso esprimere un giudizio in merito ma ho scoperto che in Belgio si producono 2000 tipi di birra, tutte rinomate nel mondo per la loro qualità.

Ypres e la Prima Guerra Mondiale

Fiandre

Dopo la prima giornata a Oudenaarde e dintorni ci spostiamo a Ypres (in fiammingo Ieper), dove pernottiamo. Questa cittadina si trova nelle Fiandre occidentali e la sua storia è molto legata a quella della Grande Guerra. Dal 1914 al 1918 la città di Ypres e la campagna circostante furono teatro di quattro sanguinose battaglie. Morirono migliaia di uomini e la città di forte impronta medievale fu distrutta. Celebre l’episodio durante la seconda battaglia di Ypres nel 1915 in cui per la prima volta nella storia vennero usate dai tedeschi armi chimiche come armi di distruzione di massa. La seconda battaglia di Ypres

A Ypres e dintorni le testimonianze di quegli anni sanguinosi sono ovunque. E noi ne abbiamo scoperte alcune in bicicletta con un tour di 60 km e 280 m. di dislivello positivo, sempre guidati dall’amico Dries di Visit Flanders. Un tour sulle strade della Great War Remembrance Race, la gara per professionisti che si correrà il giorno dopo. In realtà Dries aveva in programma un giro più lungo, ma non aveva fatto i conti con le esigenze di una blogger che oltre a pedalare deve anche scattare foto e documentarsi!

Partendo dal Menin Gate che si trova al margine della città raggiungiamo in breve tempo i campi di battaglia e i cimiteri di guerra che numerosi segnano il territorio e forse più di ogni altra cosa ci fanno comprendere la vera entità del conflitto armato che ha segnato la zona un secolo fa.

Come il cimitero di Tyne Cot, il più grande cimitero di soldati del Commonwealth nel mondo. Si trova a 11 km da Ypres, ospita le tombe di quasi 12.000 soldati e un memoriale che ricorda 35.000 soldati dispersi. Tante croci bianche che si perdono all’infinito e suscitano un sentimento di rispettoso cordoglio. Perché la Prima Guerra Mondiale si è conclusa un secolo fa, ma qui è come se fosse storia recente, di un tempo non troppo lontano.

L’attenzione e il rispetto per il passato qui nelle Fiandre si manifestano in varie forme, anche in quella dell’arte, come dimostra per esempio l’installazione ComingWorldRememberMe che si trova nel parco di Palingbeek vicino a Ypres. 600.000 statuette di terracotta, come il numero dei soldati morti in Belgio durante la Grande Guerra, poste per terra una accanto all’altra a formare una distesa rossa davvero impressionante.

Il nostro è stato un tour storico in bicicletta che si è rivelato anche piacevole dal punto di vista prettamente ciclistico. Pochissimo traffico, tanta campagna e corsie ciclabili ovunque. Un giro che trasforma in certezza l’impressione del giorno prima: cioè che nelle Fiandre tutto è a misura di bici. Proprio la bicicletta sembra così essere il mezzo ideale per scoprire questa affascinante regione.

Approfondimento: il Menin Gate a Ypres contiene i nomi di 54.896 soldati dispersi di Inghilterra e Commonwealth che morirono prima del 16 agosto 2017. Altri 35.000 circa si trovano nel Tyne Cot memorial. Dal 1928, alle ore 20 di ogni sera, una banda di trombettieri fa risuonare la cosiddetta “ultima stazione”, una canzone che segna il termine delle attività di ogni soldato. Anche noi   non ci siamo persi questo suggestivo cerimoniale.

Great War Remembrance Race

Ciliegina sulla torta di questo viaggio nel terzo e ultimo giorno: la possibilità di assistere alla prima edizione della Great War Remembrance Race, corsa di ciclismo internazionale per professionisti che sfrutta le capacità organizzative della classica fiamminga Ghent-Wevelgem e che nasce per commemorare i 100 anni dalla fine della Grande Guerra.

Partenza da Nieuwpoort sul Mare del Nord e arrivo a Ypres dopo 197,5 km per questa nuova gara del calendario UCI il cui percorso tocca diversi punti di interesse storico e qualche settore della Ghent-Wevelgem.

Io e Franco insieme a Dries ci rechiamo in auto a Nieuwpoort per assistere alla partenza. Per me significa anche vedere il Mare del Nord dopo tanto tempo. Fantastico! Così come non dimenticherò mai il cielo di Niuewpoort quel giorno! Con tutte quelle nuvolette perfettamente disegnante su sfondo azzurro.

Raggiungiamo l’area dove i team attendono la partenza e rimedio una foto insieme a Davide Martinelli, unico italiano in gara.

Dopo la partenza dei corridori raggiungiamo sempre in macchina con Dries altri due punti strategici per assistere al loro passaggio, tra cui l’ ultimo il tratto in pavé Palingbeek che il giorno prima avevamo percorso anche noi in bicicletta. Impressionante vedere la velocità e la scioltezza con cui i professionisti percorrono questo settore!

L’ultimo pezzetto di ciclismo prima di prendere il treno che da Ypres ci porterà all’aeroporto di Bruxelles per il rientro in Italia.

Link utili

https://www.visitflanders.com/it/     è il sito ufficiale dell’ente del turismo, è in italiano ed è ricco di informazioni per la vostra vacanza nelle Fiandre oltre ad avere una sezione specifica per pianificare il vostro viaggio.

https://cyclinginflanders.cc.  è il portale con tutte le informazioni per pedalare nelle Fiandre, compresi percorsi e tracce gpx.

http://crvv.be/?lang=en. è il sito ufficiale del Centrum Ronde Van Vlaanderen a Oudenaarde, il centro/museo che racconta il Giro delle Fiandre ed è base per i giri nella zona.

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