Scoprire le Fiandre in bici e insieme assaporare il gusto del ciclismo epico, quello delle classiche del nord, del ciclismo da leggenda. Quello delle corse sul pavé che hanno fatto e fanno la storia di questo sport. Come il Giro delle Fiandre (in fiammingo Ronde van Vlaanderen), di cui si è disputata la 103esima edizione lo scorso 7 aprile.
Ma le Fiandre sono anche chilometri di piste e corsie ciclabili per gli amanti del cicloturismo, che pedalando potranno immergersi in un viaggio tra arte e storia, tra paesaggi pittoreschi.
Scopriamo allora come vivere una vacanza nelle Fiandre in bici, da cicloturisti oppure come ciclisti sportivi.
Fiandre in bici alla scoperta delle attrazioni fiamminghe
Incantevoli panorami, villaggi pittoreschi e città d’arte, le Fiandre sono una regione che offre la possibilità di trovare tutto questo passando una splendida e completa vacanza in bicicletta.
I castelli, i musei, le chiese medievali, i piccoli e pittoreschi paesi e le città d’arte affascinano gli amanti della cultura. Mentre gli amanti dell’aria aperta possono godere della tranquillità della campagna delle Fiandre con i suoi parchi nazionali, i boschi, i rilievi, i canali e i fiumi.
Proprio per gli amanti del cicloturismo le Fiandre hanno un’ampia rete di itinerari ciclistici che toccano i più bei luoghi e le attrazioni tipiche di questa regione. I tragitti sono tutti segnalati e si possono facilmente seguire con l’aiuto di precise mappe e dell’apposita segnaletica. E’ possibile anche comporre in autonomia il proprio itinerario come si preferisce.
Per un giro in bicicletta lungo, di più giorni, ci sono gli itinerari ciclistici a lunga distanza (LF – Landelijke Fietsroutes) che attraversano tutte le Fiandre e che si sviluppano su tranquille stradine interne e piste ciclabili.
Grote Routepaden, organizzazione non-profit che si preoccupa di sviluppare e mantenere i percorsi ciclabili in Belgio, dispone nelle Fiandre di 3000 km di percorsi GR(Grote Route) e 1200 km di itinerari LF. Sono segnalati in modo uniforme e si collegano a percorsi in Vallonia e nei paesi vicini. Trovate una panoramica di tutti gli itinerari fiamminghi su Grote Route Paden. Come per esempio l’itinerario LF 5 Flanders Cycle Route che copre una distanza di 300 km e tocca città storiche e ricche d’arte come Bruges e Ghent.
Qualche consiglio:
- L ‘itinerario ciclistico delle Fiandre è composto da 4 diversi percorsi LF per un “Giro delle Fiandre” di 800 chilometri lungo i luoghi più belli che questa regione ha offrire. (LF 1, 5, 6 e 7)
- L’ itinerario ciclistico costiero (LF 1) tra De Panne e Knokke Heist si snoda parallelamente alla linea costiera e mostra la bellezza naturale della costa fiamminga. Si pedala in tutta sicurezza lungo dune, polder, dighe di mare, porti e attrazioni marittime. (86 km)
Passando da un incrocio, detto “nodo”, all’altro, si possono percorrere tutte le Fiandre in bicicletta. La rete delle piste ciclabili, è un sistema molto semplice e flessibile. Quando due o più di queste piste si incrociano, parliamo di un “nodo”. Si possono creare e percorrere itinerari seguendo i cartelli numerati da un nodo all’altro. Ogni nodo infatti è numerato ed è segnalato tramite cartelli rettangolari. In questo modo si può decidere in autonomia per quali nodi passare e quanti chilometri percorrere. Definito l’itinerario su una mappa, è sufficiente annotare i numeri dei nodi nell’ordine in cui si vogliono percorrere. Le possibilità sono infinite.
Ogni provincia delle Fiandre offre inoltre un’ampia gamma di circuiti ciclistici a tema. Dagli itinerari ciclistici ispirati alla birra, ai percorsi sulla Prima Guerra Mondiale fino ai giri guidati nel centro città: c’è un itinerario in bicicletta adatto ad ogni esigenza!.
Per una panoramica di tutti gli itinerari per scoprire le Fiandre in bici, visitate i siti web di RouteYou o Grote Route Paden.
Ciclismo sportivo nelle Fiandre sulle strade dei campioni
Le Fiandre in bici si possono scoprire anche praticando ciclismo sportivo. Per gli appassionati di gare ciclistiche, un viaggio nelle Fiandre è niente meno che un pellegrinaggio nelle zone più sacre di questa specialità.
Percorrere in bicicletta le strade sulle quali fiamminghi come Eddy Merckx, Johan Museeuw e Tom Boonen sono diventati leggenda, oppure dove anche i campioni di casa nostra ci hanno fatto sognare e hanno reso grande il nostro ciclismo – primo tra tutti il grande Fiorenzo Magni, vincitore per ben tre volte non a caso soprannominato il “leone delle Fiandre”, e il fresco vincitore Alberto Bettiol – non ha prezzo.
Ricordo l’emozione quando la scorsa estate ebbi l’occasione di pedalare proprio sulle strade e il pavé della Ronde in un fantastico viaggio tra storia e ciclismo! (articolo QUI). In questa foto sono all’imbocco del Paterberg, uno dei tratti in pavé più noti del Giro delle Fiandre.
A Oudenaarde si trova il Museo del Ciclismo e il Centro del Giro delle Fiandre, che ripercorre la storia di questa classica monumento, la cui caratteristica principale sono i famigerati muri in pavé. Tratti di percorso i cui nomi sono ben noti agli appassionati di ciclismo: Paterberg, Oude Kwaremont solo per citarne alcuni.
Su Cycling in Flanders trovate tutto sul ciclismo nelle Fiandre: i percorsi, le migliori gare e i consigli per il viaggio. Tutto quello che serve per una vacanza nelle Fiandre in bici.
La Ronde Van Vlaanderen (Giro delle Fiandre) scandisce da più di cent’anni il tempo nelle Fiandre
Tutto ebbe origine nel 1913 quando Karel Van Wijnendaele organizzò il primo Giro delle Fiandre, corso il 25 maggio dello stesso anno: 330 chilometri di pessime strade intervallate da qualche occasionale via ciclabile; 27 i corridori a contendersi il titolo. Primo all’arrivo presso Mariakerke, nelle vicinanze di Gent, Paul Deman. Era l’inizio di un mito che, salve tre interruzioni legate ad eventi bellici, scandisce da più di cent’anni il tempo nelle Fiandre, oltre che nel cuore degli appassionati di ciclismo di tutto il mondo.
Molte cose sono ovviamente cambiate nel secolo di vita del Giro delle Fiandre, percorsi inclusi; ma certe atmosfere, certi paesaggi e gli immancabili muri e pavé non sono mai venuti a mancare. Ecco una sintesi, incompleta, dei principali termini e dei luoghi tipici.
1 – i “berg”. Tra le dozzine di collinette che punteggiano il paesaggio del Giro, alcune hanno guadagnato fama imperitura a causa delle fatiche che hanno imposto agli atleti nel corso delle gare più combattute. Sono i famigerati “muri”, tra cui celebri il Kobbenberg, temutissimo per la pendenza (22%) anche dai professionisti più preparati; il Paterberg, più abbordabile (gradiente medio 12,5% con punte di 20%), sul quale ci si cimenta tre volte in questa edizione e che costituisce l’ultima salita prima della linea di arrivo; l’Oude Kwaremont, 2,2 km di cui 1,6 su pavé. Ma il territorio interessato dalle gare ne conta oltre cento.
2 – un museo a cielo aperto. L’epica del Giro si intuisce, se non comprende, sul territorio nel quale si svolge, tra i borghi, le strade e i muri che ne costituiscono ossa e sistema nervoso; ma intorno a due cittadine, Roselaere e Oudenaarde (nella zona tra Bruges, Gent e Kortrijk, tra le provincie delle Fiandre Orientali e delle Fiandre Occidentali) il mito si fa più palpabile e le sue saghe si mettono in mostra. Il primo “santuario” per gli appassionati, ricco di cimeli storici e curiosità, è il museo della bicicletta di Roselaere (https://koersmuseum.be/en), nel quale vengono celebrati i grandi campioni locali di ogni epoca, da Eddy Merckx a Briek Schotte; il secondo è il Centrum Ronde Van Vlaanderen (https://crvv.be), nel centro di Oudenaarde, dove si possono rivivere grazie a un impianto interattivo e coinvolgente i momenti salienti che hanno reso celebre il Giro, immedesimandosi in uno dei campioni Fiamminghi. Il museo è dotato di un centro studi e di documentazione e, ovviamente, non mancano cimeli storici e oggetti d’epoca; ma uno dei fiori all’occhiello del Centrum rimane la possibilità di avvalersi della guida in loco di uno dei più celebri campioni fiamminghi, Freddy Maertens (su prenotazione). Da non trascurare poi la brasserie e il piccolo birrificio interni (www.crvv.be).
A dimostrazione dell’attaccamento che il Giro suscita da parte dei Fiamminghi (c’è chi l’ha definita una “seconda religione”), gli appassionati di ciclismo trovano attorno al circuito “ufficiale” molte altre opportunità da scoprire: sono infatti numerosi i privati che hanno raccolto e messo a disposizione intere collezioni storiche legate ai luoghi e ai personaggi che hanno fatto la storia del Ronde. Numerosi autori locali hanno prodotto una fitta letteratura dedicata al tema, così come sono fioriti nel tempo i pub, i ristoranti, i birrifici o i club che sfoggiano legami con corridori, episodi e luoghi storici. Per facilitare inoltre i cicloturisti (sempre più numerosi) che visitano “in pellegrinaggio” i luoghi sacri del Ronde per ripercorrerne dei tratti, esiste oggi una rete di piste ciclabili capillare e lontana dal traffico, il cui sistema segnaletico consente di orientarsi facilmente, nonché una serie di b&b che offrono una piena immersione nell’atmosfera del Giro (oltre che, frequentemente, servizi per ciclisti, dal noleggio alla riparazione). (www.visitflanders.com)
Queste e altre informazioni per scoprire le Fiandre in bici su: