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Angelo Furlan e il suo metodo che ha conquistato il web

da Paola Brazioli
Angelo Furlan

Chi l’ha detto che per divertirsi sui rulli è necessario avere uno smart trainer collegato a una piattaforma tipo Zwift? Grazie ad Angelo Furlan abbiamo capito che col giusto accompagnamento, una guida esperta e un collegamento a internet ogni allenamento può diventare un momento di condivisione, in cui oltre a pedalare si apprendono tra le righe anche nozioni di training applicate al ciclismo.

Come? Grazie alle dirette Facebook dell’ex ciclista su strada, di livello internazionale fino al 2013 (ha vinto tra le altre cose due tappe alla Vuelta di Spagna), prima ancora campione italiano ed europeo di BMX (con 98 vittorie) e ora tecnico allenatore e direttore sportivo di 3° livello. In realtà l’elenco delle competenze potrebbe continuare, perché Angelo è anche docente collaboratore FCI, guida ciclo sportiva e durante tutto l’anno si occupa della sua Bike Academy con numerosi corsi per bambini e ragazzi.

Ma per gli appassionati di ciclismo affetti da “furlanite”, in questo momento è soprattutto colui che con i suoi allenamenti dalla sua pagina Facebook @angelofurlan360.it ci aiuta quotidianamente a sopportare meglio il periodo di lockdown e parzialmente a farci dimenticare le belle uscite in bicicletta. Io stessa sto seguendo i suoi allenamenti senza i quali, penso, non sarei riuscita a fare neanche un quarto d’ora di rulli! Ne ho parlato anche in un precedente articolo #iorestoacasa: cosa seguire online durante la quarantena.

Angelo durante una delle sue dirette seguitissime su Facebook.

Ho contattato Angelo e gli ho posto qualche domanda per capire meglio il suo metodo. Gentilissimo, mi ha risposto svelando i punti di forza delle sue lezioni e qualche consiglio per viverle al meglio.

I tuoi allenamenti si possono seguire anche con dei rulli normali, cioè non è necessario avere quelli smart. Oltre ai rulli, qual è la dotazione di base per seguire un tuo allenamento (diretta Facebook)?

È sufficiente un telefonino, un account Facebook e una buona connessione a internet: tramite wifi oppure con cavo, che può essere più stabile. Se si vuole un’esperienza super, più coinvolgente, si può seguire l’allenamento collegandosi con una smart tv o servirsi di un impianto stereo. In quanto al tipo di trainer, è sufficiente un rullo normale con una resistenza che si può variare. Non sono indicati i cosiddetti rulli liberi o rollers, proprio perché non hanno la possibilità di aumentare la resistenza e simulare la salita. Ho optato per un tipo di allenamento indoor semplice dal punto di vista tecnologico nonostante sia un amante della tecnologia. Ti basti sapere che ho sei computer, ma quando voglio fare qualcosa che mi faccia stare bene per esempio leggo un libro. Il concetto più o meno è lo stesso: voglio che le persone dall’altra parte ascoltino me e cerchino di capire le nozioni, magari celate dalla musica, ma comunque tecniche.

Quante sedute settimanali consigli di indoor cycling? 

Cinque sedute vanno bene, non occorre stare sui rulli più tempo. Così come conviene alternare con dello yoga o della ginnastica a corpo libero. Il programma attuale prevede per esempio: lunedì, martedì e mercoledì allenamento sui rulli; il giovedì una pausa attiva per lavorare sul corpo, senza pedalare; il venerdì e il sabato ancora lavoro sui rulli e infine la domenica altra pausa attiva nella quale è possibile magari dedicarsi all’allungamento e al corpo libero. Lavoriamo così col principio della ipercompensazione, anche con l’alternanza giusta di carico e scarico.

Come viene strutturato l’allenamento settimanale? 

Valuto in base all’andamento del morale delle persone e mi baso anche sugli aggiornamenti in merito a questo periodo di lockdown. I continui cambiamenti sulla situazione implicano anche un cambiamento degli obiettivi. Sono per questo sempre attento ai nuovi decreti per capire come calibrare il programma. La prima parte della settimana comunque è impostata sulla forza, mentre la seconda parte ad allenamenti metabolici.

Se qualcuno si è appena attrezzato e ha perso le “puntate” precedenti cosa consigli? Come può iniziare seguendo il tuo metodo? 

Può iniziare in ordine croronologico, partendo dalle registrazioni disponibili sulla mia pagina Facebook, oppure, se è una persona che ha già una certa esperienza, può agganciarsi e seguire le live direttamente. Quindi sono due i sistemi: chi è alle prime armi può partire dai primi video su Facebook oppure se ha “una pedivella rovente”, come si dice in gergo, può agganciarsi a un treno che è già in corsa da più di 15 giorni.

I tuoi allenamenti durano circa un’ora, quali consigli particolari per viverli al meglio e trarne il maggior beneficio?

Prima cosa ascoltare bene, perché così si sta dentro nei range che ci permettono di fare fatica ma di non andare in over training. Bere almeno 700/800 ml di acqua all’ora (cosa che tanti sanno, ma pochi fanno!) e non esagerare. A chi segue il mio allenamento di un’ora non serve fare ancora un’ora o un’ora e mezza di bici, perché altrimenti si sfinisce, anche se facciamo un programma strutturato. Quindi il miglior consiglio è questo: se seguite bene l’oretta che facciamo, non occorre stare in bici oltre, perché vi farebbe più male che bene.

Conclusa questa emergenza con l’indoor cycling si riprenderà il discorso in inverno. Potremo comunque seguire i tuoi consigli e lezioni?

Assolutamente sì, questa situazione non ha fatto altro che amplificare un progetto che è già in piedi da tempo. Porto avanti questo tipo di attività da diversi anni, è solo che questa volta l’ho resa pubblica e gratuita. E visto il successo ne vado fiero. Il prossimo inverno è già pronta una piattaforma: si partirà a novembre 2020 e si finirà a marzo 2021. Ma questo è il mio lavoro per cui il prossimo inverno metterò il programma di allenamento a pagamento, almeno che non ci sia uno sponsor talmente importante che decida di comprare le lezioni e mi consenta così di renderle fruibili gratuitamente. In questo periodo di emergenza Covid-19 continuerò a farlo in modalità gratuita fino a quando ce ne sarà bisogno.

Qual è la differenza tra un allenamento di questo tipo e uno con applicazioni di indoor cycling tipo Zwift collegate a uno smart trainer? Quali vantaggi?

L’ allenamento per esempio su Zwift è molto bello, ma la prima differenza è che io non lavoro sulla replicabilità della cosa. Il mio metodo non può essere copiato da nessuno, può essere solo scimiottato. Si lavora sulla persona, si lavora su esperienze e diventa un gancio comunicativo per fare lezione di ciclismo. Significa che tra una battuta e l’altra e in modo scherzoso, durante un mio allenamento le persone stanno imparando senza che se ne rendano conto. Tra una battuta di scena e l’altra c’è un grandissimo contenuto tecnico. Il problema è che se io lo erogassi in maniera classica, penso che dopo un quarto d’ora le persone scenderebbero di bici. Metto insieme la parte emozione e razionale dell’allenamento. Contenuti molto tecnici sotto la musica e sotto le battute. Questa è la grande differenza, oltre alla possibilità di interagire con le persone e cambiare in itinere quello che sto facendo. Riesco a improvvisare sul tema ogni lezione, fatta su misura, creata seguendo una traccia, ma in continua evoluzione. Altro punto di forza è l’interazione e il fatto di essere io stesso uno dei 1800 (anche 2000 partecipanti a singola lezione in diretta) perché sono una persona che ha sempre dovuto far fatica, che come gli altri ciclisti, non ha dovuto lottare solo per battere gli altri ma anche per arrivare all’arrivo. Nelle mie lezioni ci sono quarant’anni di esperienza, non faccio altro che rendere pubblico quello che ho sempre fatto nella vita, da professionista per arrivare dove sono arrivato. Questa la grande differenza con un allenamento tipo con Zwift. Il vantaggio è che ci si diverte mentre si fanno i rulli e non si sente la pesantezza di allenamenti che sono comunque belli tosti.

Angelo Furlan BMX
Angelo Furlan in azione nella sua Bike Academy. Prima di diventare professionista su strada, Furlan è stato campione italiano ed europeo di BMX, collezionando 98 vittorie.

Per finire un ringraziamento personale ad Angelo Furlan per la disponibilità e per la capacità di rendere le nostre giornate meno noiose con allenamenti efficaci. Un contributo importante in questo periodo di emergenza Covid-19, difficile per tutti.

web: af360bikeacademy.com

Facebook: @angelofurlan360.it

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