Domani lunedì 4 maggio si entra nella tanto attesa Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, che prevede qualche apertura anche in merito all’uso della bicicletta. A sancirlo un nuovo DCPM che sarà in vigore da domani fino al 17 maggio. Le misure e disposizioni erano state annunciate domenica scorsa dal premier Conte e su alcuni punti si sono mostrate subito un po’ dubbie, tant’è che fino a ieri anch’io non ero certa di modalità e condizioni in merito all’andare in bici per motivi che non fossero legati a spostamenti per necessità, lavoro o salute. Indicazioni troppo generali e in qualche caso in contraddizione tra loro hanno creato il solito dibattito sui social e interpretazioni in qualche caso divergenti sui magazine. Come scrisse Schopenhauer “quanto più un’affermazione diventa generale, tanto più essa presta il fianco ad attacchi” e così è stato.
Personalmente ho atteso che la Federazione Ciclistica Italiana e altre associazioni del settore si pronunciassero, come hanno fatto in settimana tramite i propri canali digitali. Ieri finalmente le risposte che cercavo anche su governo.it, dove sono state pubblicate le domande frequenti sulle misure adottate dal Governo, fase 2. Alla domanda “posso usare la bicicletta?” si legge: “L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l’attività di vendita. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale”.
Più in generale sull’attività motoria o sportiva si dice che: “L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione”.
Pochi consigli per una Fase 2 in bici in sicurezza
Il DPCM dunque sancisce che da domani si può riprende ad andare in bici per attività sportiva all’interno della propria regione. Ma con quali modalità?
Tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza. Per quanto riguarda l’uso di protezione delle vie respiratorie, il decreto prevede l’obbligo nei luoghi pubblici e comunque in presenza di altre persone non conviventi. Oltre a queste premesse, è importante fare presente che il Covid-19 è ancora tra noi, non c’è al momento un vaccino (alcuni sono in sperimentazione) così come non c’è la cosiddetta “immunità di gregge”. Significa che se ci facciamo prendere dall’entusiasmo senza rispettare il distanziamento sociale in particolare, c’è il rischio che la curva di contagio torni a crescere. Per una maggiore apertura a breve, è necessario continuare a usare il “buon senso”. LA VERA BATTAGLIA CONTRO IL VIRUS INIZIA ORA!
Di seguito qualche indicazione per le nostre uscite in bici nella Fase 2 dell’emergenza. Ho preso spunto dal decalogo pubblicato da Assocorridori Accpi (Associazione Corridori Ciclisti Professionisti), le cui indicazioni possono andare bene anche per i ciclisti amatoriali o chi va in bici per semplice attività motoria.
- Scegli l’uscita solitaria
- Resta nel raggio della tua regione
- Contieni saliva e muco con fazzoletti monouso
- Igienizza spesso e non spartire la borraccia
- Riponi i rifiuti in tasca o nei cestini
- Ricordati di indossare gli occhiali
- Porta con te mascherina, guanti monouso e gel disinfettante
- A fine allenamento igienizza l’attrezzatura
- Diffondi queste buone norme tra amici e appassionati
- Scegli la bici come mezzo di trasposto per le tue attività.
Oltre a questo mi sento di dire: nel caso dovessimo casualmente incontrare altre persone in bici, evitiamo di tenere la scia.
Personalmente mi porterò dietro mascherina e guanti usa e getta, da usare in caso di bisogno, mentre indosserò uno scalda-collo leggero durante l’uscita, da mettere su bocca e naso all’occorrenza (se per esempio casualmente mi trovo in un luogo frequentato da altre persone). Anche la Regione Lombardia, che richiede l’uso della mascherina all’aperto, ha chiarito che va usata (mascherina o copertura alternativa naso-bocca) prima e dopo, non durante l’attività fisica, facendo comunque sempre attenzione a non incrociare altre persone. E se ci vengono dei dubbi su cosa si può o meno fare, dobbiamo solo pensare che il virus si trasmette tra persone tramite particelle salivari o toccando superfici infette. Il buon senso farà il resto 😉
Questi in via generale i comportamenti da tenere. Norme più restrittive possono essere prese a livello locale da Comuni o Regioni, quindi si consiglia di fare comunque riferimento alle disposizioni nel proprio territorio di residenza o divieti particolari applicati a parchi, piste ciclabili, ecc.
La Federazione Ciclistica Italiana, a questo proposito, ha riportato in un articolo le disposizioni regionali: Fase 2 – Le disposizioni delle singole Regioni riguardo l’attività sportiva.
In un precedente articolo avevo parlato anche dell’uso della bici per la mobilità urbana nel periodo post-Covid, quali prospettive e scenari: Scenari post-Covid: in bicicletta verso la libertà
1 commento
Bravissima Paola e grazie dei tuoi commenti e consigli.. Sei una grande e bella donna.. Buonanotte 🌹😘