Il settore del turismo è stato tra i più colpiti dall’emergenza Covid-19. Parliamo di un comparto che in Italia rappresenta il 13% del Pil e richiama turisti da tutto il mondo. Ansie, paure e soprattutto incertezze hanno caratterizzato le ultime settimane, sollevando la preoccupazione degli operatori. Come sarà la stagione estiva alle porte? Come saranno le nostre vacanze post covid? L’ipotesi più probabile è che il futuro prossimo sarà fortemente condizionato dagli strascichi della pandemia, sia per le misure che con tutta probabilità verranno imposte dal Governo e dalle regioni per evitare il riaccendersi del contagio, sia per l’atteggiamento di cautela dei potenziali vacanzieri. Come saranno allora le nostre vacanze nei prossimi mesi?
Un turismo di prossimità
La riscoperta di un turismo a corto raggio, da gita fuori porta. Sono queste le vacanze che ci aspettano? Probabile. Saranno penalizzati i viaggi all’estero e se pensiamo che ancora non si può circolare neanche tra regioni, facile pensare che saremo più portati a scoprire il nostro territorio, quello vicino a casa. Si tornerà a essere un po’ villeggianti, come negli anni ’50. Per molti sarà anche una scelta dettata da questioni economiche. Gite in campagna, al lago e forse soprattutto in montagna, dove il distanziamento sociale tanto caldeggiato sembra più garantito.
Da questo punto di vista noi italiani siamo fortunati. Il nostro Paese lungo tutta la penisola è così ricco di bellezze naturali e paesaggistiche che non sarà difficile, nel caso dovessimo optare per questo tipo di vacanza, trovare un angolo di mondo vicino a casa dove passare qualche momento di relax. Magari sfruttando anche una bella ciclabile. A Treviso, per esempio, si può percorrere la bellissima ciclabile del Sile che porta fino al mare, di cui io mi sono letteralmente innamorata. Greenway del Sile, lungo il fiume del silenzio.
Turismo lento e sostenibile
Da qualche anno si parla di turismo lento (slow tourism). Per definirlo possiamo partire dal suo contrario, cioè il turismo di massa, quello che va veloce e di consumo, e che non è particolarmente attento all’ambiente. Di contro dunque il turismo lento è quello che punta all’autenticità e specificità del luogo, alla sostenibilità che significa soprattutto un minor impatto sull’ambiente, all’esperienza in tutte le sue forme. Un tipo di turismo in cui il viaggio (lento) diventa il vero protagonista. La bicicletta in questo caso è il mezzo ideale (né troppo veloce, né troppo lento), che invita a una sosta, alla scoperta per esempio di qualche borgo, di cui l’Italia è ricca.
Il cicloturismo esprime i caratteri distintivi della Low Touch Economy – sicurezza, salute, distanziamento, corto raggio – ed è un candidato d’eccellenza alle esigenze di “nuova normalità” per il superamento dell’emergenza coronavirus.
Rapporto Viaggio con la bici – ISNART-Unioncamere e Legambiente
Parliamo di cicloturismo, una forma di turismo in crescita negli ultimi anni e che si pensa sarà tra le scelte più gettonate per le vacanze post covid. Lo dice anche l’ultimo rapporto ISNART Legambiente i cui dati sono stati appena diffusi. Tante le possibilità per i cicloturisti.
Sapete, per esempio, che L’Eroica è percorso permanente e quindi si può fare in qualsiasi momento dell’anno?
Oppure vi consiglio di dare un’occhiata al progetto di Turbolento “Le Strade Zitte”: percorsi cicloturistici sulle strade più nascoste del nostro Paese.
Vacanze post covid all’insegna dell’outdoor
Sarà stato l’effetto lockdown oppure stare a contatto con la natura ci piaceva già? Probabilmente entrambe le cose, nel senso che il periodo #iorestoacasa ci ha portati ad apprezzare ancora di più la vita all’aria aperta. Si prevede, infatti, che ci sarà molta richiesta di esperienze outdoor, in luoghi un po’ isolati, soprattutto in montagna. Trekking e mountain bike tra le attività che andranno per la maggiore.
Anche da questo punto di vista nel nostro Paese c’è l’imbarazzo della scelta. In Valtellina per esempio ci sono opportunità di ogni genere per gli amanti dell’outdoor. Per chi vuole in particolare fare una vacanza in bici le possibilità spaziano dal Sentiero Valtellina, ai trails di Bormio e Livigno, ai bike park, oppure la Via dei Terrazzamenti.
Per le nostre vacanze post covid non ci sono ancora certezze ma possiamo, però, ipotizzare che saranno con tutta probabilità in Italia, magari vicino a casa e possibilmente in bici. Voi avete già qualche idea di vacanza per i prossimi mesi? Si raccolgono idee!
#IoRestoInItalia #IoPedaloInItalia