La pista ciclabile del Naviglio della Martesana fa parte della ciclovia Milano – Lecco. Provenendo da Lecco in bici, questa ciclopedonale che costeggia il naviglio, è infatti il naturale continuum della ciclabile dell’Adda. Lasciato il fiume con i suoi paesaggi a tratti selvaggi e le innumerevoli opere di ingegneria idraulica e non solo, che nei secoli ne hanno caratterizzato le sponde, il Naviglio della Martesana accompagna gradualmente verso la città di Milano. Attraversando prima la campagna e poi diversi centri abitati. Quasi totalmente su asfalto, la ciclabile lungo il Naviglio della Martesana, è ideale per una gita anche in famiglia.
Dalla campagna alla città e viceversa
È a Trezzo sull’Adda in località Concesa che nasce il Naviglio della Martesana, anche detto Naviglio Piccolo. Fu realizzato tra il 1453 e il 1463 per collegare la città con l’Adda, il lago di Como e quindi con il Nord Europa. Le barche che lo navigavano giungevano a Milano in 7 ore e mezza e tornavano a Trezzo in 12, con l’ausilio di due cavalli da traino (fonte: naviglilombardi.it). Nel 1958 il Naviglio della Martesana fu declassato da via di trasporto a canale irriguo. Intorno agli anni Ottanta è stato oggetto di recupero ambientale fino a diventare quello che è oggi.
In un contesto così ricco di storia si sviluppa la pista ciclopedonale: 36 km seguendo l’acqua. Chi arriva da Lecco, dopo aver pedalato in compagnia del fiume Adda, sul naviglio trova un ambiente differente. Per dirla in breve “più urbano”. Si è circondati dal tipico paesaggio agrario con campi e cascine che, procedendo, lascerà il posto gradualmente a un contesto sempre più urbano e a tratti caotico. Per chi arriva da Milano, al contrario, la ciclabile che segue il naviglio rappresenta l’occasione per una gita fuori città.
Da Trezzo sull’Adda a Milano
Inizialmente si procede in direzione sud fino a Cassano d’Adda, dove merita attenzione Villa Borromeo, sulla quale intervenne anche il Piermarini. Quindi si continua verso ovest, direzione Milano. In sequenza si attraversano Inzago, Bellinzago Lombardo, Gorgonzola, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio e Crescenzago.
Provenendo da Lecco il Naviglio è sempre alla nostra destra. Abbandonato l’ambiente naturale e a tratti selvaggio del fiume Adda, da qui in poi attraversiamo campi, centri abitati e parchi. Anche sul Naviglio della Martesana si trovano molte testimonianze storiche, come la grande ruota in legno a Groppello d’Adda: il rudun, con un diametro di 7 metri, voluto da Carlo Borromeo nel 1618. Serviva per sollevare l’acqua del naviglio, con cui irrigare i campi e abbeverare il bestiame. La ruota che vediamo oggi fu ultimata nel 1990 ed è una ricostruzione fedele dell’originale.
Oppure alcune ville della nobiltà milanese, sorte a partire dal ‘600, anche dette “ville di delizia”, come Villa Alari Visconti a Cernusco sul Naviglio. Notevole anche la presenza di opere idrauliche, opifici idraulici e fabbriche, come la ex filanda dei Gerosa a Bellinzago Lombardo (epoca di costruzione presunta 1816).
Così come caratteristico il ponte coperto a Gorgonzola che sembra quasi una casa sospesa sull’acqua. In questo punto l’alzaia in pietra si fa stretta e si insinua tra le case.
Pedalando arriviamo infine a Milano, a Cassina de’ Pomm, un tempo la meta delle scampagnate fuori porta dei milanesi. Da qui il naviglio proseguirà la sua corsa interrato.
Curiosità: a settembre a Gorgonzola si tiene la sagra dell’omonimo formaggio DOP. Quest’anno purtroppo annullata per l’emergenza Covid.
Caratteristiche della ciclabile Naviglio della Martesana
Questa ciclopedonale è molto frequentata da pedoni, runner e biciclette. Doveroso dunque procedere sempre con cautela.
Non presenta difficoltà tecniche.
In direzione Milano il dislivello complessivo è negativo (- 20 m circa).
Provenendo da Milano dopo Trezzo si può continuare sulla ciclabile dell’Adda fino a Lecco. Ciclabile dell’Adda, percorso emozionante tra storia e natura.
Traccia rilevata con dispositivo Garmin 1030.
Max elevation: 144 m
Total climbing: 64 m
Total descent: -77 m