Pedalare nelle Fiandre è un desiderio di molti appassionati. La regione che ospita una delle corse di ciclismo più importanti al mondo – il Giro delle Fiandre (in fiammingo Ronde van Vlaanderen) – offre, infatti, diversi motivi per desiderare di scoprirla in bicicletta. Provare l’emozione di pedalare sul pavé, scalare i bergen e bere birra in un cycling café, sono solo alcune delle cose che rendono questa zona del Belgio così affascinante per chi ama il ciclismo. Dopo il mio ultimo soggiorno ho individuato 10 buoni motivi per pedalare nelle Fiandre, almeno una volta nella vita.
L’emozione di pedalare sul pavé

Il pavé delle Fiandre non è un pavé qualsiasi. È qualcosa che ti “scuote” nel profondo. A guardarlo sembra così perfetto e all’apparenza regolare, ma in realtà ha la capacità di mettere a dura prova chiunque osi affrontarlo in sella a una bicicletta. Grazie a questi “cubotti” di pietra, che qui chiamano cobbles, il Giro delle Fiandre è considerato tra le corse del calendario UCI World Tour più dure in assoluto, e al vincitore è concesso di entrare nella leggenda. Dal 2004 anche alla vincitrice. Chi ama questo sport deve provare l’emozione di pedalare nelle Fiandre sul pavé almeno una volta nella vita. Per sentirsi un vero Flandrien.
…e sui “Bergen”

Cosa sarebbe il pavé senza i “bergen”, ossia i famigerati muri delle Fiandre? Si tratta di brevi asperità che movimentano la campagna fiamminga, divenute famose proprio per le fatiche che chiedono ai ciclisti. La maggior parte dei bergen sono su pavé ed i più noti presentano l’ulteriore difficoltà della pendenza elevata. In tutta la zona se ne contano oltre cento. Il Giro delle Fiandre, però, ne prevede poco meno di venti. Tra questi il Koppenberg (600 m, pendenza massima 22%), il Paterberg, negli ultimi anni l’ultima salita che i corridori affrontano prima dell’arrivo a Oudenaarde (360 m, pendenza massima 20,3%) e l’Oude Kwaremont (2200 m, pendenza massima 11,6%). Insieme al pavé contribuiscono al mito del Giro delle Fiandre.
Pedalare nelle Fiandre e scoprire la campagna fiamminga

Prati, piccoli pascoli, cottage e fattorie. Così si presenta la campagna nelle Fiandre. Attraversata da strade tranquille, dove il passaggio di auto è davvero raro. Chi si avventura in bicicletta da queste parti può semplicemente godersi il paesaggio e, perché no, anche rilassarsi tra un settore in pavé e l’altro. In aiuto a coloro i quali vogliono scoprire la campagna fiamminga in bicicletta, c’è un sistema di cartelli numerati che tramite dei nodi, consente di studiare in autonomia il percorso da fare. Definito l’itinerario su una mappa, è sufficiente annotare i numeri dei nodi nell’ordine in cui si vogliono percorrere. Pedalare nelle Fiandre diventa così anche facile.
Le corsie ciclabili
Tra le cose che mi colpiscono sempre quando mi trovo in Belgio, ci sono le corsie ciclabili lungo la carreggiata, sulle strade principali, anche quelle ad alta percorrenza. In ogni senso di marcia. Così anche quando si deve pedalare da una località all’altra o nei centri abitati, è possibile farlo in sicurezza, avendo a disposizione una rete ciclabile che copre tutto il Paese. L’ideale anche per chi vuole praticare il ciclismo sportivo senza rischiare ogni volta la vita. Mi sembra un ottimo motivo per organizzare una vacanza in bici nelle Fiandre.
La birra

Se vi piace la birra dovete sapere che il Belgio è la patria delle birre artigianali. Ci sono circa 1500 marchi di birra e 700 diversi profili di gusto. Ce ne sono di tutti i colori, sapori e gradazioni alcoliche. Pensate che ce n’è una anche per me, che di solito non bevo birra, perché non mi piace. Durante l’ultimo soggiorno nelle Fiandre ho provato, infatti, quella alla frutta, all’aroma di ciliegia con una gradazione alcolica di 4,5% (Kriek Mort Subite). È stata una grande sorpresa per me. D’ora in poi in Belgio non mi sentirò più un pesce fuor d’acqua e anch’io potrò ristorarmi con un bel bicchiere di birra dopo aver pedalato sul pavé delle Fiandre 😉
Il Museo di Oudenaarde

Dal 2012 Oudenaarde è il punto di arrivo del Giro delle Fiandre. Qui si trova il Centruum Ronde van Vlaanderen, un centro museo che celebra la Ronde in tutti i suoi aspetti, di cui ho già scritto in occasione di una precedente visita. Fiandre: un viaggio tra storia e ciclismo. Attraversando le sue sale, si ripercorrono le edizioni del Giro delle Fiandre a partire dalla prima nel 1913, e tutte le sue fasi storiche, compresa quella della Grande Guerra, che proprio in terra fiamminga – uno dei principali teatri di battaglia – ha lasciato molte testimonianze. Oltre ad essere un interessante museo interamente dedicato alla Ronde con aree tematiche e sensoriali, il Centro è anche bike café (Peloton Café), bike shop e punto di partenza per i vari tour in bicicletta. Offre, infatti, un servizio di noleggio e spogliatoi con docce, per chiunque voglia pedalare nelle Fiandre.
Il Giro delle Fiandre

Per i fiamminghi è La Corsa. L’evento più importante, quello che colora il calendario e l’attesa. La classica monumento (una delle cinque insieme a Milano Sanremo, Parigi Roubaix, Liegi Bastogne Liegi e Giro di Lombardia) che ha fatto la storia del ciclismo epico. Di solito si disputa la prima domenica di aprile. Quest’anno eccezione, a causa dell’emergenza Covid, si è tenuta domenica scorsa, 19 ottobre. Fino ad ora solo la Prima Guerra Mondiale ne ha impedito lo svolgimento, dal 1915 al 1918. Negli ultimi anni si svolge su una distanza di circa 250 chilometri. Il percorso prevede diversi muri (“bergen”), la maggior parte dei quali pavimentati in pavé, da ripetere anche più volte durante la stessa gara. Dal 2012 il Paterberg è l’ultimo muro prima dell’arrivo a Oudenaarde. Se vi capita di pedalare nelle Fiandre sul percorso del Giro, vi sentirete parte della leggenda. Io ho avuto la fortuna di farlo proprio il giorno prima della gara, ma lo spirito della Ronde aleggia su queste strade durante tutto l’anno.
Anversa e l’architettura fiamminga

Le Fiandre sono ricche di bellezze architettoniche. Durante il recente viaggio in Belgio ho avuto modo di passeggiare per Anversa, la seconda città del Belgio dopo Brussels, famosa anche per il commercio dei diamanti. E sono rimasta affascinata dalla sua architettura. Nella piazza principale Grote Markt si possono, per esempio, ammirare i tetti a gradoni e le statue d’oro. Passeggiando per le sue vie, soprattutto in vicinanza del fiume Schelda, palazzi barocchi si alternano a costruzioni più moderne, dando vita a un affascinante connubio tra passato e futuro. Anversa, inoltre, è la città in cui visse e lavorò Pieter Paul Rubens, genio del barocco: nella cattedrale sono custoditi quattro dei suoi capolavori. Sempre ad Anversa, è possibile ammirare una delle cinque stazioni ferroviarie più belle al mondo: la stazione centrale. Edificio di fine Ottocento – inizio Novecento che colpisce per le decorazioni, i marmi e l’imponente cupola in vetro. Le Fiandre sono una delle regioni più ricche d’arte e vanta ben sette siti patrimonio dell’UNESCO. La destinazione ideale per una vacanza in bici alla scoperta dell’arte.
Le patatine fritte
Si chiamano french fries ma sono nate in Belgio. Sembra che a battezzarle così siano stati i soldati americani durante la Grande Guerra dopo averle assaggiate dai soldati belgi che parlavano francese. È comunque una specialità tipica del Belgio e vengono servite come contorno con tantissimi piatti, spesso accompagnate da salse. Molto buone da mangiare anche da sole, con un bicchiere di birra naturalmente. Sono fatte con una varietà di patate che cresce in Belgio o nel nord della Francia e vengono fritte due volte: una prima volta prima di essere congelate e una seconda prima di essere servite. Sono più larghe rispetto alle patatine fritte a fiammifero che mangiamo in Italia e la cottura avviene spesso nello strutto. Risultato: croccanti fuori e morbide dentro. Da gustare anche dopo un giro in bicicletta.
Bar, ristoranti, birrifici e club come il Café Coureur

Pedalando nelle Fiandre non è difficile trovare locali a tema. Dove spesso sono esposti cimeli e foto che ripercorrono la storia del ciclismo in questa regione. Alcuni offrono dei veri e propri servizi per i ciclisti. Il Café Coureur per esempio è un bike hotel con camere, locali spogliatoi, officina e bike room. Punto di partenza per numerosi giri nella zona. All’interno del bar anche l’angolo shop con capi di abbigliamento in puro stile Flandrien. Ogni dettaglio curato in ottica cycling.
Se ora vi è venuta voglia di pedalare nelle Fiandre, trovate altre informazioni in un precedente articolo: Fiandre in bici tra cicloturismo e ciclismo sportivo.