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Mtb nel Pinerolese: itinerari tra natura, storia e buon cibo

da Paola Brazioli

In questo articolo ti parlo di mountain bike nel Pinerolese: dove pedalare e cosa fare in un territorio che ho avuto modo di scoprire lo scorso weekend durante un blog tour, grazie all’invito di Turismo Pinerolese e valli, consorzio di promozione turistica. In realtà ci ero già stata qualche anno fa, sempre a Bricherasio (To) e sempre in mountain bike. All’epoca fu una sorta di sopralluogo, per intercettare le potenzialità del territorio, quando ancora un’offerta bike era semplicemente un’idea. Di strada, o meglio “di sentieri” ne sono stati fatti nel frattempo. Grazie anche al progetto UpSlowTour che propone 15 percorsi per la mountain bike sulle montagne del Pinerolese. Seguimi allora in questo territorio unico, ricco di storia, dove oltretutto si beve e si mangia davvero bene!

Pinerolo e valli: dalla pianura alle montagne

Siamo in Piemonte, in provincia di Torino. Il Pinerolese si estende dalla pianura, dove troviamo località ricche di storia come Pinerolo e Cavour, alle montagne che formano le tre valli del territorio: Val Pellice, Val Germanasca e Val Chisone. In mezzo le colline della zona pedemontana caratterizzate da coltivazioni frutticole e vitigni.

mtb in Val Pellice
In foto: nella campagna intorno a Bricherasio.

Tra storia, eccellenze enogastronomiche e ambienti naturali ideali per gli amanti delle attività outdoor, il Pinerolese ha tanto da offrire anche agli appassionati della mountain bike. È proprio di mtb sui monti di Pinerolo e valli che ti parlerò in questo articolo.

Pedalare in mtb nel Pinerolese

A Pinerolo e dintorni potremmo dire che ci sono strade per tutte le ruote! Si va, infatti, dalle ciclabili immerse nella natura alle strade secondarie che passano tra i vitigni, oppure ancora alle strade bianche silvopastorali fino, man mano che ci si alza di quota, ai single track nei boschi e ai sentieri di montagna.

sui sentieri in Val Pellice nel Pinerolese
In foto: nel Parco Montano di Rorà in mountain bike.

In mountain bike la varietà di itinerari da percorrere è davvero ampia. Dalle località in valle partono subito i percorsi che entrano in Val Pellice, sui cui monti sono concentrati gran parte degli anelli tracciati e inseriti nel progetto UpSlowTour. Volendo si possono così raggiungere le vette più alte delle montagne, passando da mulattiere, boschi e antichi nuclei rurali. Se volessimo ampliare ulteriormente gli orizzonti potremmo dal Pinerolese portarci tra la Val Chisone e la Val Susa e percorrere in mtb la strada militare più alta d’Europa: la strada dell’Assietta, uno degli itinerari più suggestivi delle Alpi Cozie.

UpSlowTour: 15 anelli per la mtb in Val Pellice

UpSlowTour è il progetto di Unione Montana Pinerolese che in sinergia con 13 comuni della zona ha l’obiettivo di far conoscere al meglio le bellezze del territorio agli amanti dell’outdoor. L’intento è quello di promuovere la storia, la cultura e l’enogastronomia del Pinerolese tramite un tipo di turismo lento, emozionale, fatto di esperienze. In questo contesto nascono i 15 anelli per mountain bike e i 7 percorsi cicloturistici, tutti ottimamente descritti sul sito di UpSlowTour con tracce scaricabili in formato GPX e KML.

punto di partenza UpSlowTour nel Pinerolese
In foto: il punto di partenza UpSlowTour a Bricherasio.

Un progetto curato nei minimi dettagli, che vede come protagonisti la montagna (“Up”), il turismo lento (“Slow”) e la bicicletta (“Tour”). Ogni anello, per esempio, ha un punto di partenza con colonnine di ricarica gratuite per ebike, “ciclo-totem” con attrezzi per la manutenzione, portabici e un totem illustrativo integrato con QR Code che fornisce tutte le informazioni sul percorso. Punti di interesse, punti panoramici, colonnine di ricarica, punti di ristoro e punti acqua sono alcune delle indicazioni consultabili. Completano il quadro la segnaletica dedicata lungo tutti i tracciati e le stazioni intermedie attrezzate per i percorsi più impegnativi. Gli itinerari si sviluppano per un totale di oltre 400 km in un territorio che va dal comune di Roletto a quello di Bobbio Pellice, che ne costituisce virtualmente il capolinea. Un progetto notevole che ci ha lasciati positivamente impressionati durante il nostro weekend in mtb nei dintorni di Pinerolo.

mtb nel Pinerolese
In foto: una delle stazioni intermedie UpSlowTour presenti sui percorsi.

Ospiti del Resort BaccaBlu, suggestivo agriturismo immerso nel verde sulle colline di Bricherasio, abbiamo pedalato in ebike sui sentieri dell’Anello delle Creste il sabato e l’Anello Pianprà-Valanza la domenica. Ogni percorso con caratteristiche proprie dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Dalla vista sulla catena del Monviso salendo a Colle Vaccera (1.480 m s.l.m.) nel primo tour, al Parco Montano di Rorà il giorno seguente. Con scorci in entrambi i casi sulla valle e la pianura pinerolese.

in mtb nel Pinerolese
In foto: scorcio panoramico sulla pianura. Solo la giornata poco limpida ci ha impedito di vedere bene la Rocca di Cavour in lontananza.

A proposito di Colle Vaccera, è una destinazione molto frequentata anche da chi pratica ciclismo su strada. La salita della Vaccera da Torre Pellice coi suoi 14 km e quasi 1000 metri di dislivello è, infatti, considerata come una delle più belle in zona e non solo. Quando arrivi in alto ti consiglio una sosta al Rifugio Vaccera, mentre ammiri il paesaggio sulla pianura e la vista sul Monviso.

mtb nel Pinerolese fino a colle Vaccera
In foto: in cima al colle Vaccera con vista panoramica sul gruppo del Monviso.

A rendere davvero completa la nostra esperienza sono state proprio le soste nei rifugi e agriturismi sul percorso, ottimi punti di ristoro dove gustare prelibatezze locali. Durante i due tour abbiamo, inoltre, incontrato diversi punti di interesse storico e culturale. Il primo in ordine cronologico: l’Osservatorio Astronomico Urania nel comune di Luserna San Giovanni. Parlare di stelle, pianeti e universo ci ha catapultati per un po’ in un’altra dimensione. E poi i luoghi legati alla tradizione valdese di cui Torre Pellice è il principale centro.

Pedalare in mtb nel Pinerolese: la storia valdese

Pedalare nel Pinerolese significa anche entrare in contatto con la storia della comunità valdese. È proprio qui nelle tre “Valli Valdesi” (Val Pellice, Val Germanasca e Val Chisone) che, infatti, si concentra circa la metà dei valdesi italiani. È la più antica popolazione protestante presente nel nostro Paese. La loro è una storia di repressione e persecuzione che li portò secoli fa a rifugiarsi nelle valli del Pinerolese. Pressoché ghettizzati fino al 1848, quando ottennero i diritti civili dal re Carlo Alberto.

Storia valdese in bici: cosa vedere

Se anche tu vuoi immergerti nella storia valdese che anima la valle, ti consiglio di percorrere Via Charles Beckwith a Torre Pellice. Questa via è intitolata al generale britannico evangelizzatore presso la popolazione valdese in Italia, stabilitosi a metà Ottocento in questa zona del Pinerolese. Qui troverai concentrati i monumenti più significativi dell’organizzazione valdese.

in mtb a Torre Pellice
In foto: di fronte al Tempio Nuovo in via Charles Beckwith a Torre Pellice prima di salire sui monti in mountain bike.

Da non perdere, inoltre, la “Guieiza d’la Tana” una grotta naturale nel bosco, dove i valdesi si nascondevano per pregare ai tempi delle persecuzioni. Un luogo a tratti mistico che abbiamo visitato con molta emozione durante il primo tour. Lo citò anche De Amicis nel libro “Alle porte d’Italia”. Si trova nel Comune di Angrogna e ci si arriva con una breve deviazione dalla traccia.

Poco distante, da visitare in località Serre, ti segnalo il Museo delle donne valdesi e la “scuoletta Beckwith” nella Borgata Odin. Per noi è stato come fare un tuffo nella storia anche grazie alle guide locali che con passione ci hanno raccontato aneddoti legati a questi luoghi.

Pedalare in mtb nel Pinerolese: esperienza enogastronomica

Ci sono territori ad alta vocazione enogastronomica. Il Pinerolese è uno di questi. Durante il nostro weekend in mtb non sono mancate le occasioni per gustare i piatti della tradizione. In qualche caso amabilmente rivisitati, durante un pranzo in agriturismo, un aperitivo in rifugio o una cena in un ristorante con vineria annessa. Ricca la scelta di piatti che prevedono l’utilizzo di mele (a novembre a Cavour si svolge “Tuttomele”), i formaggi della Val Pellice, le pregiate carni piemontesi e tanti altri ingredienti.

I piatti della tradizione piemontese tra una pedalata e l’altra

Come le acciughe, arrivate in Piemonte dal mare quando i contrabbandieri le usavano per coprire il sale, merce preziosa tre o quattro secoli fa. Curiosità che ho scoperto proprio durante il soggiorno in mtb nel Pinerolese, mentre ci gustavamo le acciughe al verde (con salsa a base di prezzemolo) presso il ristorante bar Koliba nel Parco Montano di Rorà. Così come per la prima volta ho assaggiato il bonèt piemontese, dolce al cucchiaio fatto con gli amaretti, durante il pranzo presso la Trattoria Piani in località Prarostino nel corso del tour “Anello delle Creste”.

Il tutto naturalmente bagnato dai vini prodotti nella zona. Come il Ramìe, i cui vitigni vengono coltivati in terrazze tra i 600 e i 900 metri di altitudine, lungo pendii estremamente ripidi nei comuni di Perosa Argentina e Pomaretto. Proprio questo vino ha accompagnato la nostra cena presso La Nicchia, ristorante nel centro storico di Cavour, che propone in modo molto ricercato i piatti della tradizione piemontese insieme a una selezione di vini davvero di prestigio. Alla fine del nostro secondo tour abbiamo invece pranzato presso Il Frutto Permesso, cooperativa agricola che, oltre alle coltivazioni, alleva bovini di razza Piemontese.

cooperativa agricola Il Frutto Permesso
In foto: Il Frutto Permesso. A fine giro raggiungiamo l’agriturismo per il pranzo.

In ogni agriturismo o azienda agricola abbiamo trovato ottimi prodotti locali a chilometro zero. Ottimo il succo di mele da AgriAlpi, agrialloggio circondato da piantagioni di frutta a Bricherasio. Così come il succo di kiwi e i kiwi essiccati dell’Agriturismo Turina, sempre a Bricherasio, che coltiva anche la lavanda, con la quale vengono prodotti dei biscotti davvero gustosi.

Qualche consiglio per una vacanza bike nei dintorni di Pinerolo

Il progetto UpSlowTour c’è ed è partito. Il territorio di Pinerolo e dintorni ora crede fortemente nel cicloturismo e la rete di servizi per il turista che pedala si sta ampliando. Lo dimostrano, per esempio, le colonnine di ricarica per ebike che abbiamo trovato anche in alcuni agriturismi e rifugi. Il Pinerolese ha in conclusione tutto ciò che serve per piacere a chi pedala. Anche in mountain bike grazie alle sue montagne e agli anelli UpSlowTour. Il prossimo passo sarà un incremento dei servizi da parte di operatori e strutture ricettive per un’accoglienza sempre più completa del turista in bicicletta.

in mtb nel Pinerolese
In foto: a fine giro si torna in agriturismo, nella campagna, tra i vigneti. Qui siamo intorno a Bricherasio.

A questo punto ti invito a guardare il sito ufficiale UpSlowTour e scegliere tra gli itinerari proposti. Troverai non solo la traccia con chilometraggio e dislivello, ma anche tutte le informazioni per un’esperienza davvero wow! Comprese strutture ricettive, aziende agricole e noleggi sul territorio che hanno aderito al progetto. Sito ufficiale: www.upslowtour.it

Il Consorzio Turismo Pinerolese e Valli è comunque a disposizione di tutti gli appassionati sia per costruire pacchetti completi sia per fornire informazioni mirate, dal contatto per il noleggio bici alla richiesta di una guida o struttura dove soggiornare. E-mail: info@turismopinerolese.it – tel: 3313901745.

Non mi resta che augurarti buone pedalate in mtb nel Pinerolese!


Grazie a Turismo Pinerolese dell’invito. Compagni di avventura (che vedi anche nelle foto in questo articolo): Elena Martinello, Jacek Berruti, Maurizio Cavallero che ci ha guidati in modo impeccabile nei due tour alla scoperta del Pinerolese in mtb, e my love Franco Pozzi.

in mtb sul colle Vaccera con vista sul Monviso

Questo post è in collaborazione con Turismo Pinerolese e valli.

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