Un itinerario nel cuore della Romagna, da Bagnacavallo a Ravenna in bici su strade secondarie, ciclopedonali e argini di fiumi, lontano dal traffico automobilistico. È quello che ti propongo oggi. Se ti piace l’approccio slow e cicloturistico, questo itinerario fa per te. A noi è piaciuto molto!
Abbiamo trascorso un weekend in un antico convento a Bagnacavallo e naturalmente non ci siamo fatti scappare un bel giro in bicicletta alla scoperta del territorio.
In realtà ne abbiamo fatti due di giri ma qui mi concentrerò sul primo: da Bagnacavallo a Ravenna.

Abbiamo pedalato per 70 km dalla campagna al mare passando dalle Valli di Comacchio, un’oasi naturale di indubbia bellezza. Un’esperienza fantastica a partire dal nostro soggiorno nell’Antico Convento San Francesco. Adesso ti spiego tutto, partiamo!
Dove si trova Bagnacavallo e cosa vedere
Bagnacavallo è un comune dell’entroterra ravennate. Si trova a pochi chilometri dal mare Adriatico e dai rilievi dell’Appennino Romagnolo. Grazie alla sua posizione strategica si possono facilmente raggiungere il Parco del Delta del Po e le città di Ravenna, Faenza, Bologna e Ferrara. Bagnacavallo è essa stessa una città d’arte che merita una visita per diversi motivi. Primo tra tutti l’antico nucleo storico su pianta medievale ancora ben conservato. Ti consiglio per esempio una passeggiata serale tra le vie porticate, i suoi palazzi storici e religiosi.


Si ha come l’impressione che il tempo si sia fermato. Da vedere Piazza Nuova, una sorta di centro commerciale dell’epoca (risale al 1758) che ora ospita un’osteria e alcune botteghe artigiane. Altri punti di interesse che a noi sono piaciuti molto: il Vicolo degli Amori, suggestivo vicoletto talmente stretto che passare in bici è quasi una sfida e il Giardino dei Semplici.

Si tratta di un orto botanico le cui panchine sono decorate con citazioni dello scrittore Leo Longanesi, tra i personaggi illustri della città. Una vera chicca anche l’Antico Convento San Francesco, dove abbiamo soggiornato, ma di questo ti parlerò più avanti.
Da Bagnacavallo a Ravenna in bici senza traffico
In bici da Bagnacavallo, nel cuore della Romagna, a Ravenna, città d’arte che conquista per la sua storia millenaria. Dall’Antico Convento San Francesco al mare, passando dalle Valli di Comacchio e poi giù a Ravenna con un giro nel centro storico prima del rientro in treno. È questo in sintesi il bike tour che abbiamo fatto, sapientemente guidati da Roberto Babini di Slow Bike Tourism. 70 km pianeggianti su stradine secondarie e ciclopedonali in mezzo alla campagna.

Fino ad Alfonsine si pedala sulla ciclopedonale costeggiando i vigneti, lungo gli argini di fiumi e canali, poi seguendo il Reno si raggiungono le valli del Parco Regionale del Delta del Po.
A questo punto seguono chilometri di strada bianca sempre accompagnati dall’acqua. Ed è proprio seguendo l’acqua, tra fenicotteri, capanni da pesca, aironi e piccole barche che si arriva al mare. Tratti di pineta sul finale, prima di raggiungere la città, contribuiscono a rendere vario l’itinerario, che si sviluppa su fondo misto, di cui 36% sterrato. Oltre alle bellezze ambientali che si possono ammirare pedalando nel Parco Regionale del Delta del Po, su questo percorso non mancano i punti di interesse storico come i luoghi di Garibaldi.
A Ravenna in bici: il Parco del Delta del Po
Il Parco sorge su un territorio unico in quanto a ricchezza ambientale e della sua unicità ci si accorge subito. Numerose le specie animali e vegetali all’interno del Parco del Delta del Po. In bicicletta seguendo il fiume Reno raggiungiamo l’area umida, dove si possono ammirare i fenicotteri per esempio. Questi affascinanti uccelli conquistano per la loro eleganza soprattutto chi li osserva per la prima volta. Non sono gli unici però. Nel Parco, infatti, si contano ben 400 specie osservabili in tutti i periodi dell’anno.


Pedalando sulla strada bianca che per chilometri segue il confine meridionale delle Valli di Comacchio si è circondati da gruppi di uccelli, seppure in lontananza, e dall’acqua: il fiume da una parte, l’area umida dall’altra. Una meraviglia sono anche i capanni da pesca (quelli che altrove chiamano trabocchi) che si susseguono regalando un’atmosfera ancora più magica al paesaggio. ll mio sogno? Ammirare questa magia al tramonto! Parco Delta de Po Emilia – Romagna.

Sulle tracce della storia: Garibaldi, Anita e il Passatore
Il nostro giro tocca alcuni dei luoghi in cui Garibaldi trovò ospitalità e aiuto in Romagna nel 1849, in fuga dagli austriaci. 13 giorni epici che sono ricordati come la “Trafila Romagnola di Garibaldi”. Segnati purtroppo anche dalla morte di Anita il 4 agosto. Il luogo in cui morì, Cascina Guiccioli a Mandriole, ospita oggi cimeli e ricordi legati a quei giorni. Poco distante dall’edificio si trova il Cippo di Anita, il luogo dove venne inizialmente sepolta.


Questi sono anche i luoghi de il Passatore, Stefano Pelloni, brigante di metà Ottocento, la cui leggenda vuole fosse una sorta di Robin Hood italiano, attivo nei dintorni di Bagnacavallo e Russi. Il Passator Cortese, come lo chiamò il Pascoli nella sua poesia Romagna, in realtà fu un efferato criminale, soprannominato “il Passatore” per il padre, che di mestiere traghettava le persone da una parte all’altra del fiume Lamone.
Ravenna, città d’arte: cosa vedere in bicicletta
Arrivare a Ravenna in bici in giornata e pensare di vedere tutto è praticamente impossibile. Troppe le meraviglie artistiche che questa città conserva da secoli, se non millenni. Basti pensare che a Ravenna, famosa per i suoi mosaici bizantini del V e VI secolo d.C., ci sono ben otto monumenti Unesco, tra cui il Battistero degli Ariani e il Mausoleo di Teodorico. Nel nostro passaggio in bici li abbiamo visti entrambi.


A proposito del Mausoleo di Teodorico, rimangono ancora un mistero il trasporto e la posa della pesante cupola monolitica, un unico pezzo di marmo dal peso stimato di 290 tonnellate. Anche la tomba di Dante merita almeno un passaggio in bici. Proprio l’anno scorso ricorrevano i 700 anni della morte del Sommo Poeta avvenuta proprio qui a Ravenna, suo luogo di esilio.
Naturalmente questi monumenti sono solo una piccolissima parte di tutto quello che ci sarebbe da vedere. Per ogni informazione su questa magnifica città d’arte puoi consultare il sito ufficiale di informazione turistica del Comune di Ravenna. www.turismo.ra.it
Da Bagnacavallo a Ravenna in bici: caratteristiche del percorso
Il percorso è totalmente pianeggiante: solo 120 i metri di dislivello positivo. Circa il 36% dell’itinerario si sviluppa su strade bianche o sterrate, senza particolari difficoltà. Noi eravamo in mountain bike e ci siamo trovati benissimo. Altre bici consigliate: gravel o trekking.
Come anticipato all’inizio dell’articolo, abbiamo percorso per la maggior parte ciclopedonali, strade secondarie di campagna e argini di fiumi. Posso dire che abbiamo pedalato in assenza di traffico.
Per raggiungere Ravenna, a Porto Corsini abbiamo preso il traghetto e attraversato così il Canale Candiano che separa Marina Romea da Marina di Ravenna. Il servizio è attivo praticamente tutto il giorno e puoi fare il biglietto utilizzando l’emettitrice automatica direttamente nella zona di imbarco.
A Ravenna si può prendere il treno regionale e tornare direttamente a Bagnacavallo in soli 20 minuti di viaggio. Come abbiamo fatto noi sfruttando la carrozza bici.

La traccia che trovi sotto, parte dall’ Hotel Antico Convento San Francesco a Bagnacavallo e finisce ai Giardini Pubblici di Ravenna vicino alla Basilica di Santa Maria in Porto.
Max elevation: 26 m
Total climbing: 268 m
Total descent: -260 m
Dove dormire in Bassa Romagna: un antico convento
Appena entrati a Bagnacavallo, proprio all’inizio del bellissimo centro storico, si trova l’Antico Convento San Francesco. Pensa che questo edificio conventuale risale al XIII secolo e fu uno dei primi sorti dopo la morte di San Francesco! Una parte di esso è ora adibita a hotel ed è gestito con dedizione da Fulvia e Paolo, che molto hanno creduto nel loro progetto: prendere in gestione una parte del convento e farne una struttura ricettiva accogliente con uno stile ricercato e allo stesso tempo in perfetta sintonia col luogo.

Un modo anche per valorizzare tutto l’edificio di notevole interesse storico e così tenerlo vivo. Proprio Paolo ci ha accompagnati il giorno del nostro arrivo alla scoperta dei luoghi anche più nascosti del convento, come la “sala delle capriate” dove ancora si vede il vecchio sistema a carrucola che usavano i frati, oppure gli spazi al primo piano dall’aspetto abbandonato e per questo molto suggestivi, che ospitano occasionalmente delle mostre d’arte.


Se ti piace la storia, non perderti la Sala Oriani (o Refettorio Nuovo) con i dipinti dei pontefici sulle pareti laterali oltre al grande dipinto sulla parete frontale dedicato alle Nozze di Cana.
Le camere (8 comfort e 11 multiple) sono arredate con colori ed elementi naturali in perfetta sintonia con l’ambiente. Un mix di artigianalità e ricercatezza che ci ha fatti sentire da subito a nostro agio. E al ritorno dai giri in bici è stato piacevole ristorarsi con un aperitivo affacciati sul bellissimo chiostro settecentesco.
Fulvia ci ha deliziati con piadina romagnola accompagnata da squacquerone, rucola, parmigiano e fichi caramellati. Con degustazione di vini tipici del territorio da vitigni autoctoni come il Rambela e il Bursôn che abbiamo assaggiato in versione rosato ed etichetta blu.


L’Hotel Antico Convento San Francesco è una struttura ricettiva bike friendly, approdo ideale per i giri in bici nella zona tra mare e collina. Tra i servizi anche quello di bici a noleggio. E se ci vai con amici non perderti le Escape Room all’interno della struttura, da fare in compagnia tra un’uscita e l’altra.
Hotel Antico Convento San Francesco – Via luigi Cadorna 10 – Bagnacavallo (RA) – Sito web – tel: +39 0545 1770715
Consigli utili per una vacanza in bici in Bassa Romagna
La Bassa Romagna è un territorio ideale per fare del cicloturismo. Partendo da Bagnacavallo si può optare per un percorso pianeggiante verso il mare e nella campagna del ravennate come abbiamo fatto noi, oppure dirigersi più internamente verso le colline. In mountain bike o gravel se si vogliono percorrere le vie meno battute e per me più affascinanti.

Come il percorso ciclo-naturalistico che si snoda sull’argine del fiume Lamone, incontrato durante il tour di 27 km altrettanto bello, che abbiamo fatto il giorno successivo. Sempre accompagnati da Roberto di Slow Bike Tourism e sempre in partenza dall’Antico Convento San Francesco a Bagnacavallo. Ne ho parlato in questo post su Instagram. Anche con bici da corsa ci sono comunque tante possibilità per un giro tranquillo su strade con poco traffico.
Grazie a Fulvia e Paolo di Antico Convento San Francesco dell’ospitalità e Roberto di Slow Bike Tourism che ci ha fatto da guida.

Questo post è in collaborazione con Hotel Antico Convento San Francesco.