Nei primi giorni di luglio ho avuto la fantastica opportunità di partecipare ad un viaggio stampa nel bel mezzo delle Dolomiti. Una press adventure in mtb, per essere precisi, alla scoperta di Dolomiti Bike Galaxy: l’offerta bike estiva di Dolomiti Superski. Quattro giorni tra Val Gardena, Alta Badia e Plan de Corones alla scoperta dei trail di ultima costruzione: un modo diverso per me di esplorare le Dolomiti in sella a una bici. Dopo il tracciato marathon della Hero, che feci nel 2016, e la fantastica vacanza a Corvara in bici da corsa del 2017, posso dire infatti di aver conosciuto ora il lato gravity di queste splendide montagne. Chilometri di trail fruibili grazie agli impianti di risalita, quattro giorni alla scoperta degli spot dell’Alto Adige (ma in tutto ce ne sono 12 compresi quelli in Trentino e Veneto) in compagnia di guide esperte che hanno fatto della mountain bike un elemento centrale della propria vita, soggiornando in bike hotel super attrezzati ideali per una vacanza attiva in bicicletta.
Dolomiti Bike Galaxy, l’offerta bike di Dolomiti SuperSummer
250 chilometri di trails, 24.000 metri di dislivello negativo, 12 valli interessate: questo in cifre tutto ciò che offrono le località di Dolomiti SuperSummer per la mountain bike. Un’offerta vastissima a cui giustamente è stato dato il nome di Dolomiti Bike Galaxy, cioè una vera e propria galassia da esplorare in mountain bike in tutte le sue varianti: bike park, tracciati downhill, freeride flow, giri di enduro anche da valle a valle e panorama tours anche per i meno allenati. Come sfondo un paesaggio unico, Patrimonio Mondiale Unesco e tanti rifugi, vere e proprie chicche dell’accoglienza in montagna. Proprio i rifugi fanno da base logistica per i tour più lunghi e consentono di ricaricare la propria mtb a pedalata assistita.
L’offerta Dolomiti Bike Galaxy comprende anche spot per i primi passi con pump track e skills park, dove i più piccoli possono prendere confidenza con le “ruote grasse” e le sospensioni; centri attrezzati e scuole di mtb che propongono giri guidati o corsi di tecnica; un sistema di bike-sharing con stazioni di noleggio sul territorio. La maggior parte dei trail inoltre sono fruibili tramite gli impianti di risalita, attrezzati anche per il trasporto bici. È possibile così nello stesso giro sfruttare gli impianti di risalita per accorciare i tempi ed evitare le salite più impegnative, scendere sui flow trail o scegliere tracciati più impegnativi che si possono ovviamente ripetere più volte. Le possibilità insomma sono veramente tante anche grazie alle diverse formule di abbonamento agli impianti di risalita, che consentono di usufruirne per più giorni in tutte le valli di Dolomiti SuperSummer. Oltre 100 impianti di risalita con una solo biglietto fino al 3 novembre. Tutte le informazioni QUI.
Un programma intenso, tre giorni in mtb sulle Dolomiti
Una press adventure che ho vissuto con tanto entusiasmo, a tratti stupita di fronte a montagne come il Sassolungo, la Marmolada, il gruppo del Sella, il Sassongher. Come fosse la prima volta perché non ci si abitua mai a tanta bellezza. Ecco una breve sintesi del nostro tour, che potrebbe servirvi come spunto per una vacanza in bici tra queste splendide montagne.
Il primo giorno da Selva di Valgardena siamo saliti in cabinovia al Dantercepies, alla scoperta quindi dei trails di Passo Gardena, Ciampinoi e Plan de Gralba con pranzo in rifugio. Il secondo giorno è stata la volta dell’Alta Badia: salita in cabinovia al Dantercepies, freeride trail fino a Corvara, risalita in cabinovia verso il Moviment Park, freeride trails BikeBeats, pranzo in rifugio e sempre in bici trasferimento a San Vigilio di Marebbe. Terzo e ultimo giorno freeride trail di Piz de Plaies sopra a San Vigilio di Marebbe.
Lo spirito freeride di Dolomiti Bike Galaxy
Tanta discesa dunque affrontando diversi trail con difficoltà da facile a media per un’esperienza per me inedita. Abituata a fare tanta salita e a ragionare sempre in termini di dislivello positivo, questa volta ho apprezzato lo spirito più freeride della montagna e, inutile dirlo, mi sono divertita un sacco.
Utilizzare gli impianti di risalita ci ha permesso di fare più chilometri e, alternando le discese sui trail a tratti pedalati su single track tra una località e l’altra, ho unito il divertimento all’attività fisica aerobica, che comunque mi fa stare bene. Sicuramente da ripetere.