Design e tecnologia sono alla base del casco Falconer II Aero MIPS di Sweet Protection, azienda norvegese leader nel Nord Europa nel settore ski e snowboard. Pronta a lanciarsi sul mercato italiano Sweet Protection dal 2011 produce anche caschi per il ciclismo ed è uno dei principali partner del più importante team norvegese UCI, Uno-X Norwegian Development Team, i cui corridori hanno in dotazione proprio il casco Falconer II Aero.
Caratteristiche del casco Sweet Protection Falconer II Aero
Il casco unisex Falconer II Aero MIPS di Sweet Protection si colloca come prodotto top di gamma nella categoria road. Tra le caratteristiche spicca il sistema Aerocovers, costituito da cover facilmente rimovibili tramite magneti, che, se presenti, riducono la resistenza aerodinamica del casco. Sistema ottimo anche per i giorni più freddi quando si desidera una minore ventilazione: le cover infatti proteggono anche dagli elementi esterni durante le uscite più fredde. La protezione è garantita dal sistema MIPS Brain Protection, che riduce le forze di rotazione trasferite al cervello. Questo casco si avvale inoltre della costruzione In-Mold: la calotta esterna in policarbonato viene saldata direttamente con un guscio interno in polistirolo espanso (EPS) in un unico pezzo. Mantenendo la calotta esterna molto sottile si ottiene così una sensibile riduzione di peso. Le ampie aperture, infine, permettono una ventilazione ottimale.
Disponibile in quattro colori e tre taglie (S, M, L).
Impressioni
Ho ricevuto questo casco lo scorso mese di maggio, quindi non ho avuto modo di testarlo nei mesi più freddi. Il sistema Aerocovers è utile a diminuire anche l’aerazione, oltre ad aumentare l’aerodinamica. Sarebbe stato interessante provare questa qualità con temperature più basse. In questi due mesi ho, inoltre, usato il Falconer nei miei giri su strada, ma con bici gravel. Quasi sempre senza le cover, per un maggiore passaggio di aria e anche per scelta estetica. Nella versione “senza”, infatti, mi sembra adattarsi meglio allo stile gravel. Da questo punto di vista trovo che la colorazione total black sia particolarmente azzeccata.
Si tratta di un casco leggero con una calotta interna, che fa parte del sistema MIPS, perfettamente aderente al capo. Il sistema di regolazione facilita la vestibilità. Nel caso non bastasse, il casco è fornito con dei cuscinetti da posizionare come spessori all’interno.
Ha delle prese d’aria importanti (senza le cover sono ben 13) quindi la ventilazione è garantita. Interessante a questo proposito il sistema STACC (Superficial Temporal Artery Cooling Channel) che grazie alle aperture in corrispondenza delle arterie temporali, insieme a un passaggio interno dell’aria, garantisce una ventilazione ottimale. Per questo non ho mai avuto la sensazione di caldo in testa, anche in giornate soleggiate e in salita.
Il passaggio d’aria è favorito anche dalla calotta esterna che rimane sopraelevata rispetto al capo, facilitando tra l’altro il posizionamento degli occhiali.
Non ho avuto modo di testare il casco durante uscite su strada veloci. È questo infatti l’ambito per cui è stato studiato il Falconer di Sweet Protection e nel quale dovrebbero emergere le sue qualità aerodinamiche. Non a caso è il casco in dotazione ad atleti professionisti di ciclismo su strada.
Nota dolente il prezzo. Questo modello con tecnologia MIPS ha, infatti, un prezzo di listino di € 289,95. Giustificato a mio parere comunque dalla qualità e dal fatto che con Sweet Protection Falconer abbiamo due caschi in uno: grazie alle cover possiamo infatti usarlo in modalità aero per fare velocità, oppure, togliendole, per i nostri giri più tranquilli.
Cos’è MIPS
MIPS, il cui acronimo è Multi-directional Impact Protection System (Sistema di Protezione multi direzionale agli urti) è una società svedese che ha sviluppato questo sistema di sicurezza da applicare ai caschi per una migliore protezione del cervello umano. Recentemente ho avuto il piacere di partecipare a un virtual tour nella sede svedese dell’azienda. Ho così compreso meglio, anche se solo in modalità virtuale, tutta la fase di ricerca e di test che porta alla protezione con MIPS.
Il sistema MIPS da oltre 20 anni migliora in maniera importante la protezione contro i traumi da movimento rotatorio, ovvero quando la testa viene colpita “ad angolo” piuttosto che con un impatto diretto.
E’ questa la grande idea dal quale partono gli studi condotti da MIPS e riassunti in queste parole del fondatore, l’ingegner Peter Halldin: “Per la prima volta, nel mondo dei caschi e della sicurezza, abbiamo distinto due tipologie di trauma da urto. La prima è quando siamo sottoposti ad un trauma diretto (sia frontale che laterale o posteriore) durante il quale, quindi, la testa subisce una fortissima accelerazione in un unica direzione. Il cervello, al suo interno, è in questo caso protetto dal liquido cerebrospinale senza subire particolari traumi. La seconda tipologia, invece, è quella che interessa noi, ovvero è il caso in cui siamo in presenza di un impatto multi–direzionale, come spesso succede in bicicletta, e a causa del quale il cervello subisce fortissime accelerazioni con diversa direzione all’interno del cranio. Sono proprio quest’ultime le maggiori responsabili dei danni (talvolta irreversibili) ai tessuti del cervello”.