Prima di vedere insieme cosa portare in un viaggio in bici in bikepacking, ricordiamo brevemente cosa si intende con questo termine. Come ho scritto in un precedente articolo, “bikepacking” identifica un modo di viaggiare con la bicicletta, utilizzando particolari borse che si agganciano al telaio e non necessitano di portapacchi (come invece richiede il classico set-up borse da cicloturismo). L’obiettivo è quello di portare con sé il minimo indispensabile e contenere così il peso e l’ingombro totale dell’equipaggiamento. Il minimo indispensabile, ma allo stesso tempo tutto l’occorrente che serve alla buona riuscita del viaggio.
Cosa, dunque, portare con sé in un viaggio in bikepacking? Cosa è necessario e cosa al contrario sarebbe superfluo?
Per rispondere bisogna tenere conto prima di tutto del tipo di viaggio. Ossia dove, quando e come viaggeremo: com’è il territorio che attraverseremo, in quale stagione, ecc. Dormiremo in strutture ricettive oppure punteremo all’autosufficienza con una tenda? Troveremo facilmente punti per il rifornimento d’acqua e ristoro, così come centri di assistenza in caso di bisogno, oppure attraverseremo… il deserto?
Nel nostro primo viaggio in bikepacking – Giro della Valtellina e della Valchiavenna – sono stati per noi fondamentali i suggerimenti di Francesco di Cyclo Ergo Sum (videomaker, contributor e naturalmente bikepacker) col quale abbiamo fatto una bella chiacchierata in diretta su Instagram prima di partire. “Il giusto setup è spesso frutto di scelte personali” ci ha detto Francesco. “Cosa portare e dove mettere le cose non è così facile da stabilire: dipende dalla bici, dal tipo viaggio, dal luogo. Quasi sempre si arriva alla soluzione migliore dopo varie prove e anche sbagli. Io stesso ho già cambiato per ogni viaggio tutti i setup possibili”.
Difficile se non impossibile, dunque, prevedere tutte le opzioni. Cerchiamo perciò di dare delle indicazioni di base, valide per qualsiasi viaggio in bikepacking si voglia intraprendere. Le stesse che abbiamo seguito io e mio marito nel nostro giro in Valtellina, il nostro primo viaggio in bikepacking.
Attrezzi per la manutenzione
L’obiettivo è quello di portare gli strumenti necessari ad affrontare i problemi più comuni e, nel caso si tratti di un guasto che non possiamo riparare completamente, essere comunque in grado di raggiungere il punto di assistenza più vicino. Anche la scelta degli attrezzi se vogliamo è soggettiva e dipende soprattutto dal tipo di bici, dal territorio che attraverseremo e da quanti chilometri faremo.
Nel nostro viaggio in Valtellina per esempio abbiamo percorso circa 500 km in un territorio che non manca certo di centri assistenza, ma che al contrario è apprezzato per località che da diversi anni puntano sui servizi per biker e ciclisti. Ci è sembrato logico, dunque, portare solo l’essenziale per risolvere i problemi più comuni. Questa la nostra scelta:
- levagomme
- camere d’aria
- pompa
- fast
- kit per riparazione camera d’aria (pezze, mastice)
- fascette
- nastro adesivo
- chiavi torx con dinamometrica
- falsa maglia e smagliacatena
- coppia di pedali
- cacciavite
Per viaggi più lunghi o in luoghi più “selvaggi” meglio portare con sé anche un forcellino, pastiglie o pattini freno e un tira raggi. Nel caso, inoltre, usassimo una bici con le sospensioni, in un viaggio particolarmente lungo e su terreni accidentati, sarà meglio dotarsi anche di una pompa per sospensioni.
“Io solitamente viaggio con i tubeless” ci ha raccontato Francesco, “ma mi porto dietro comunque un paio di camere d’aria nel caso di forature che il lattice non riesce a tamponare. Sempre in caso di tubeless potrebbe essere utile un po’ di liquido sigillante per fare un rabbocco oppure in caso di tagli si può usare il kit di riparazione con i “vermicelli”: in un trail a Fuerteventura abbiamo riparato la gomma in questo modo, così abbiamo evitato di mettere la camera d’aria e sono riuscito a percorrere ancora 1000 / 1500 km. Solitamente in viaggio mi porto anche le pastiglie dei freni“.
Acqua e cibo
Studiare un percorso significa anche tenere conto dei punti di ristoro presenti lungo le varie tappe e, in base a questo, prevedere scorte di cibo o acqua. Nel nostro viaggio in Valtellina abbiamo sfruttato le strutture ricettive per il pernottamento e la colazione, mentre la sera, dopo una giornata sui pedali, abbiamo sempre gustato ottimi piatti valtellinesi comodamente seduti al ristorante.
In una situazione di questo tipo cosa portare da mangiare? La nostra scelta è stata su barrette, sali minerali e integratori per il recupero. In poche parole l’occorrente per mantenere le giuste energie durante il viaggio. Per quanto riguarda l’acqua, invece, è stato sufficiente portare una borraccia a testa da 500 ml, perché in Valtellina è facile trovare sul percorso fontane e fonti più o meno spontanee.
Ma nel caso decidessimo di mangiare in autonomia, magari per necessità, perché in zona non ci sono punti ristoro? “Un fornello con combustibile, un pentolino, delle posate e una scorta di cibo rappresentano la dotazione di base” ci spiega Francesco. “Per quanto riguarda il fornello ce ne sono di diversi tipi. Ci sono anche quelli per esempio tipo JetBoil con bruciatore e pentola praticamente integrati con la cartuccia a gas. Per quanto riguarda l’acqua esistono in commercio dei filtri a carboni attivi che consentono di bere in modo più sicuro l’acqua proveniente da fonti spontanee, utili quando non siamo sicuri che sia potabile”.
Abbigliamento
Cosa portare in un viaggio in bici? L’abbigliamento risente soprattutto del periodo e dei luoghi che visiteremo durante il viaggio in bikepacking. In inverno è sicuramente più difficile, mentre in estate di solito basta un cambio leggero. Nel nostro caso specifico (una settimana con pernottamento in strutture ricettive, in estate, con tappe di montagna) per quanto riguarda l’abbigliamento tecnico abbiamo portato ciascuno i seguenti indumenti (compresi quelli indossati alla partenza):
- due maglie manica corta
- una maglia manica lunga estiva
- una giacca anti-vento
- un giacca mezza stagione
- due pantaloncini
- due paia di calze
- due paia di guanti
- una fascia sotto casco
- una mantella anti-pioggia con cappuccio
Pernottando in albergo abbiamo sempre avuto l’opportunità di lavare i vestiti a fine giornata. Grazie anche ai tessuti tecnici i nostri capi si sono sempre asciugati durante la notte, quindi il secondo cambio maglia/pantalone in realtà poteva essere superfluo. Abbiamo preferito però non rischiare. Anche nel caso avessimo dovuto affrontare la pioggia, un cambio asciutto sarebbe stato indispensabile.
A proposito di pioggia, abbiamo infine seguito i suggerimenti di Francesco: “mantellina anti-pioggia con cappuccio, mente il pantalone potrebbe essere eccessivo in estate”. Oltre all’abbigliamento tecnico ci siamo portati anche qualcosa di casual per il “tempo libero” e la cena: maglietta e pantaloni, oltre a un paio di scarpe da running.
Cos’altro portare in un viaggio in bici
Indipendentemente dal viaggio, ci sono inoltre una serie di oggetti da portare più o meno indispensabili:
- documenti e soldi
- occhiali da sole
- crema solare
- fazzoletti
- cellulare (compreso di caricatore e power bank)
- altra attrezzatura elettronica (es. ciclocomputer e navigatore con gps)
- coperta termica
- piccolo kit di pronto soccorso
- kit per la pulizia dei denti
- luci per la bici (anteriore e posteriore)
- zaino
- lucchetto per bici
Chi decide di dormire all’aperto dovrà portare con sé anche tenda, materassino e sacco a pelo adeguato alla stagione. E per la pulizia Francesco ci suggerisce “un po’ di sapone di Marsiglia e si risolve tutto, oppure shampoo sotto forma di sapone bio e eco-friendly, solitamente solido”.
Il bikepacking è l’arte di viaggiare con le borse, ma leggeri. Dopo avere deciso cosa portare in un viaggio in bici, sarà fondamentale anche la scelta delle borse e la modalità di sistemazione del materiale al loro interno. Ne parleremo in un prossimo articolo.
Grazie a Francesco Gozzelino dei preziosi suggerimenti. Lo potete seguire su Instagram @cyclo.ergo.sum e sul suo canale YouTube Cyclo Ergo Sum dove trovate anche il resoconto del suo Fuerteventura Bike Trail.
1 commento
Una checklist completa ed utilissima! Gran articolo Paola, salvato in preferiti!